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Benevento – “L’aumento del numero dei contagiati tra il personale medico dell’Ospedale San Pio che continuerà a crescere insieme ad alcuni familiari rispecchia la tendenza del drammatico dato nazionale che vede il 10% dei contagiati totali tra i medici e gli infermieri del servizio sanitario nazionale”.

Inizia così una nota stampa a firma di L@p Asilo 31.

“Tutte le autorità da giorni ci ripetono che siamo in guerra e che in virtù di questa guerra bisogna giustamente essere chiusi in casa.

Ma i soldati della prima linea come stanno combattendo questa guerra?

In questa fase è sbagliato diffondere allarmismo inutile e riteniamo che tutti dobbiamo essere responsabili ma è giusto e sacrosanto richiedere la difesa e la tutela dei lavoratori che ci curano ogni giorno e che sono i più esposti, come i lavoratori del San Pio.

Sono state attivate tutte le procedure necessarie per tutelare le persone, i lavoratori che hanno il compito di curarci?

Che tipo di protezioni sono garantite al personale medico in servizio al San Pio?

Perchè nonostante i casi di contagio le disposizioni prevedono ancora di non fare i tamponi al personale medico senza sintomatologia seppur entrato in contatto?

Ogni giorno viene emanata un’ordinanza restrittiva ma cosa stanno facendo le istituzioni comprese quelle locali per tutelare il diritto alla salute dei lavoratori del personale medico e dei cittadini?

In tutti gli ospedali della Campania – continua la nota – la situazione sta precipitando e si cerca di coprire agli errori commessi compresi i tagli alla sanità pubblica e gli aiuti alla sanità privata spostando l’attenzione sui cattivi comportamenti delle persone.

Che misure si stanno adottando per impedire che gli ospedali della Campania, San Pio compreso, non si trasformino in focolai di contagio oltre all’esercito nelle strade?

È possibile avere risposte in merito alle azioni assunte e da assumere per tutelare i lavoratori e il diritto alla salute di tutti?

Il silenzio delle istituzioni e degli organi competenti – concludono – o le risposte poco chiare non fanno altro che generare ansia e paura tra le persone e offrono lo spunto per creare dannosi allarmismi. Per questo riteniamo che è giusto essere informati su come l’Ospedale San Pio si sta attrezzando per affrontare l’emergenza”.