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Un Corso di alta formazione sulla violenza domestica è stato promosso dalla Procura della Repubblica. L’iniziativa, che terminerà il prossimo mese di giugno, si articola in otto incontri per consentire la specializzazione per gli operatori territoriali. Un percorso finalizzato al precoce riconoscimento della violenza intra-familiare e di genere e per fornire nuove competenze condivise sul fenomeno nella sua complessità sociale, culturale, psicologica e giuridica.
L’alta Formazione del corso consiste appunto nel fornire strumenti di valutazione al più ampio raggio e multidisciplinari per coloro i quali hanno contatti e si trovano a doversi confrontare con realtà difficili e drammatiche, al fine di scongiurare la vittimizzazione secondaria e strutturare reti territoriali sinergiche ed efficaci.
Il Corso partirà lunedì prossimo, 4 dicembre, a Prefettura.  Il corso voluto dalla Procura di Benevento in collaborazione con il progetto “Luana. Prevenzione della violenza e Empowerment” – coordinato dalla Coop EVA e sostenuto da Fondazione con il Sud.
La Procura della Repubblica, infatti, ha voluto questo appuntamento anche dopo la terribile vicenda di Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate  dall’ex fidanzato, che ha sconvolto il Paese.
Alla presentazione erano presenti gli allievi del Conservatorio Nicola Sala di Benevento.
Il Prefetto Carlo Torlontano ha sottolineato: “Questa del Corso era un’idea nata mesi fa. Ora che la situazione è diventata drammatica è ancora più attuale. Appare evidente che c’è l’esigenza di formazione comune e uniforme”.
Il Procuratore Aldo Policastro ha detto: “Per noi si tratta di un segnale di continuità, un impegno gravoso  con una specializzazione che si allarga agli aspetti sociali, psicologici e di linguaggio. Formarsi meglio per agire, avendo competenze ampie. Abbraccerà tutta la rete di contrasto alla violenza di genere”.
Infine il Procuratore ha sottolineato: “Le donne devono denunciare i tentativi di violenza. Occorre fare uno sforzo e lo dico soprattutto agli uomini, bisogna dire basta a questi stereotipi di genere e ai pregiudizi“.