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Va bene il calcio giocato, va bene la voglia di sgombrare i pensieri e distrarsi per un pomeriggio di puro relax con il sottofondo delle giocate dei propri beniamini. Vanno bene i discorsi sul calciomercato e va bene persino esultare per un gol dal sapore ben diverso rispetto a quelli che contano. Per loro ci sarà tempo, basterà aspettare qualche giorno e sarà di nuovo campionato. Ma il primo pensiero, quello più vero, sano e civile, è andato anche oggi al popolo di Genova. La tragedia del ponte Polcevera è ancora ben presente negli occhi di chi l’ha vissuta anche solo attraverso le immagini della tv e del web. Ed è un pensiero che nel pomeriggio di Paduli, illuminato dallo sguardo ingenuo e innocente di tanti bambini in maglia giallorossa, ha inteso esprimere anche la Curva Sud. Il primo coro è stato proprio per Genova, possente e incisivo. E al capoluogo ligure è stato dedicato anche uno striscione che non lascia spazio a ulteriori commenti. Un atto doveroso ma non scontato. Un gesto di cuore, sentito più che mai. Perché purtroppo al di fuori del rettangolo verde, al di là del campionato e di quel pallone che rotola, c’è un mondo che non va come vorremmo.