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Benevento – Dopo una stagione positiva alla guida della Virtus Francavilla, Gaetano D’Agostino ha accettato la sfida di sedersi sulla panchina dell’Alessandria per andare a caccia della promozione in serie B. Una vocazione ad allenare che ha radici lontane, quella dell’ex regista di Udinese e Fiorentina, un tarlo che si manifestò in maniera chiara soprattutto nella stagione 2014/2015 a Benevento, quando venne ingaggiato nel mercato invernale per provare a dare man forte alla squadra di Brini, all’epoca impegnata nel duello con la Salernitana per la promozione diretta. La stagione si concluse con la sciagurata eliminazione ai quarti di finale play off con il Como, ma è un altro il dettaglio che D’Agostino ha tirato fuori dal cilindro nella recente intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “Negli ultimi anni di carriera stressavo i miei tecnici con domande e osservazioni”, ha dichiarato. “Il più tartassato è stato Brini ai tempi del Benevento. Una volta gli ho addirittura consigliato di non farmi giocare. Non mi vedevo adatto al suo 4-4-2 e in pratica volevo farmi fuori da solo. Per fortuna non mi ha ascoltato”.