- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti
Montesarchio (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del sindaco di Montesarchio, Franco Damiano, sulla puntata della trasmissione Mediaset “Freedom” che ha puntato l’attenzione sulle bellezze del centro da lui amministrato e dell’intero Sannio
 
“In un momento in cui l’attenzione è purtroppo concentrata sulla pandemia covid, e a mettere in campo tutte le iniziative e le tutele necessarie per la comunità, fa piacere evidenziare come già solo l’annuncio che la puntata di Freedom avrebbe raccontato anche Montesarchio ha avuto un eco enorme, e anche dopo i post e i commenti sulla trasmissione sono stati tantissimi: ne siamo fieri. È un segnale che ovviamente c’è attenzione per il nostro paese, ma lo prendiamo anche come il segno tangibile che le scelte di questa amministrazione sono state giuste. Sì, perché le telecamere di Freedom hanno dato ampio spazio al vaso di Assteas, il più bello del mondo…che era a Paestum, e che è arrivato da noi dopo una lunga battaglia con tanto di qualche notte all’addiaccio davanti a porte di uffici romani. La Torre, ripresa in maniera spettacolare in immagini poi condivise da diversi concittadini orgogliosi, simbolo per eccellenza di Montesarchio era chiusa da decenni, oggi è visitabile e polo d’attrazione per i turisti, per gli appassionati di architettura, per chi lo è della storia del Risorgimento italiano. È un punto che teniamo molto a ribadire: otto anni fa quando parlavamo di turismo culturale, valorizzazione del centro storico, di voler puntare sul nostro patrimonio artistico venivamo perlopiù guardati con sufficienza, come se le nostre fossero le solite parole di circostanza. Oggi non è più così e ne andiamo fieri: il museo del Sannio Caudino è una realtà che richiama appassionati e telecamere , la Torre idem. C’è tanto ancora da fare, certo, ma tanto abbiamo fatto ed evidentemente non invano. Tanto ancora si farà: a giorni partiranno i lavori nel centro storico e ulteriori e importanti novità arriveranno nei prossimi giorni. Per quanto già fatto però dobbiamo ringraziare chi ci è stato accanto: la dottoressa Campanelli, la dottoressa Tomay, il direttore Creta, l’attuale direttore Salerno e ovviamente i dipendenti del museo e le sentinelle della Torre per la preziosa opera svolta. Ringraziamo Roberto Giacobbo e la troupe per l’eccellente lavoro. E naturalmente ringraziamo tutti i cittadini che hanno apprezzato il servizio e ne hanno condiviso spezzoni e immagini: è un’ulteriore sprone ad andare avanti sulla strada che già avevamo intrapreso”.