Benevento – Non vuole nemmeno prenderla in considerazione quell’ipotesi, Andrea De Falco. Per lui l’eventualità di una retrocessione del Benevento in serie C non ha ragione di esistere. Faro della squadra di Auteri che firmò la promozione nel campionato cadetto al termine del leggendario campionato 2015/16, il centrocampista marchigiano è ora al Tre Fiori, squadra di San Marino con cui ha debuttato persino in Europa. E’ successo lo scorso luglio, e la campagna in Conference League non fu nemmeno la classica ‘toccata e fuga’. Un turno superato, il primo, contro i lussemburghesi del Fola (prima volta per una squadra di San Marino) e il sogno accarezzato di far fuori anche il Torshavn, club delle Isole Far Oer. Ko esterno 1-0 all’andata, 0-0 con qualche rimpianto al ritorno. Ma tanti, fragorosi applausi per De Falco e i suoi compagni.
Come procede l’esperienza in questa ‘isola felice’ del calcio?
“Molto bene sia a livello umano che professionale, ma mancano poche gare e i giochi per la vetta temo siano compromessi. E’ il primo anno che il titolo non si assegnerà attraverso i play off, siamo terzi e la prima in classifica (il Cosmos ndr.) è distante 6 lunghezze. Troppi punti lasciati lungo la strada”.
In compenso quest’annata ti ha regalato il debutto in Europa.
“Un’esperienza indimenticabile, che spero di ripetere. Andremo agli spareggi per la Conference League. L’obiettivo, chiaramente, è quello di vincerli e staccare il pass per una nuova avventura estiva”.
Il tuo Benevento, invece, rischia uno spareggio di ben altro tenore, se non la retrocessione. Cosa sta succedendo?
“E’ la piazza a cui sono più affezionato, seguo le partite quando posso e vivo male le sconfitte. Benevento non è come le altre, lì ho raccolto le gioie più belle della mia carriera. Non è una frase fatta, la squadra si riprenderà”.
Cosa te lo fa pensare?
“Gli attaccanti sono a secco da troppo tempo, ma proprio per questo prevedo un’inversione di rotta nelle ultime giornate. Qualcosa in loro scatterà, ne sono certo. Basta qualche guizzo e anche il giudizio sul loro campionato può cambiare direzione, occorre avere grande fiducia nei propri mezzi e sfruttare le occasioni. Non gli va messa pressione, le punte troveranno la cattiveria”.
L’arrivo di Stellone ti ha convinto?
“Vedo una squadra più compatta, più solida. Manca qualcosa nella produzione offensiva ma non è semplice quando si cambiano così tanti allenatori e, di conseguenza, metodologie. Anche gli infortuni lo testimoniano: è sempre difficile confermare la formazione della gara precedente”.
La storica impresa compiuta nel 2016 rischia di diventare solo un nostalgico ricordo. Che effetto fa ad Andrea De Falco?
“Ma non voglio neppure pensarci a una retrocessione. Ci sono sei squadre in due punti, tutto può accadere, anche una risalita. Credo che l’ambiente, quel tifo così caldo, darà a modo suo la spinta decisiva alla squadra. La B è stata conquistata con tanta fatica, è un patrimonio non solo di quel gruppo storico ma dell’intera città. Non riesco a immaginare il Benevento di nuovo in C, anche perché non lo merita”.
All’orizzonte per la Strega ci sono due trasferte di fila contro il Pisa e il Bari, sue ex squadre.
“E’ vero. Ci tengo a dire che il Benevento non partirà sconfitto e che può giocarsela contro chiunque a patto che affronti ogni partita come se fosse l’ultima. Pisa e Bari stanno facendo un grande campionato, ma la Strega ha elementi esperti e risorse importanti per imporsi su ogni campo. Le deve tirare fuori, a volte basta pochissimo per far scattare la scintilla”.
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