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Benevento – Hanno atteso l’arrivo, l’inaugurazione e infine tutto il discorso per avere la possibilità di sedersi al tavolo col governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Alla fine, però, la costanza è stata premiata. Le attiviste del comitato “Curiamo la Vita”, alla fine hanno visto premiati i propri sforzi e qualcosa si è mosso. Tavolo lontano dagli occhi indiscreti degli organi di informazione, alla presenza di altre cariche che hanno dato il proprio contributo. In precedenza aveva parlato lo stesso De Luca sulla questione Sant’Agata.

Non c’è nessun problema Sant’Agata. Abbiamo un’ipotesi ragionevole tale da garantire una qualità di servizi eccellente, tenendo conto dei vincoli che ci sono stati posti dal Ministero della Salute. Francamente sono stato colpito dalla bella delegazione ministeriale che è venuta ma non ho capito che cosa hanno fatto di preciso. Sembra che nessuno abbia detto niente anche se tutti volevano parlare, poi arriva la commissione e tutti zitti. Sono cose che fanno pensare. Se uno si incatena per motivi veri merita di essere ascoltato, se si incatena per idiozie lo può fare fino all’infinità. A Sant’Agata realizziamo un pronto soccorso con medicina generale, chirurgia e attività di supporto e ortopedia, oltre che ci sarà un’attività oncologica a supporto del Rummo. abbiamo un ottimo ospedale al di là di quello che prevedono le norme. Bisogna sapere che c’è un decreto, il 70, che prevede parametri e cioè un bilancio in attivo. Noi faremo una proposta con 5 milioni di perdita per Sant’Agata ma la presenteremo lo stesso, sperando che non ci siano osservazioni. Quando vanno a Roma i Cinque Stelle fanno le carogne poi vengono sui territori e fanno gli imbecilli. Una cosa che non può durare, deve finire“.

Dopo queste dichiarazioni, come detto, c’è stato l’incontro con le attiviste e un primo risultato è stato centrato. La battaglia non è ancora finita visto che le donne continueranno la protesta ma si fa un piccolo passo indietro, segnale che qualcosa si muove nel verso giusto. Da stasera si lascia il Comune e si torna nella tenda. Una piccola battaglia è stata vinta ma per mettere la parola fine a questa guerra, le donne di Sant’Agata vogliono vedere coi propri occhi che il De Liguori è capace di rispondere alle esigenze del territorio.

Il presidente De Luca – così ha dichiarato il Comitato – ci ha confermato che ci sarà dato tutto quello che era scritto nella nota del precedente incontro ed entro martedì ci sarà la firma del decreto. Abbiamo sempre detto che ci fidiamo del Prefetto e del vescovo Battaglia, il quale ci ha telefonato rassicurandoci e chiedendoci di dare un messaggio di fiducia. E noi il messaggio di fiducia lo abbiamo lanciato lasciando il Comune per andare nuovamente in tenda, dove aspetteremo fino a martedì. Aspettiamo che tutto sia messo nero su bianco. Il Governatore ci ha detto che avremo un ospedale migliore e un pronto soccorso attivo ma, allo stesso tempo, ci ha detto che non può darci la luna, pur provando a forzare le situazioni. Ora posso dirlo, con me oggi avevo uno zainetto che non ho mai lasciato e dentro c’era una catena perchè se l’incontro non ci avesse soddisfatto, avremmo messo in atto un mossa successiva. Aspettiamo martedì“.