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Lui la carta d’identità la consegna al direttore di gara per il riconoscimento, poi la congela. Perchè Roberto De Palma conta 44 primavere ma gli anni, mai come questa volta, sono un dettaglio. Integro fisicamente, la mobilità è praticamente la stessa, la voglia di scendere in campo pure. Su un campo che non gli era nemmeno congeniale, tra fango e rimbalzi anomali, ha offerto la solita gara di qualità. L’Apice cresce, fa innesti e ora può veramente scalare posizioni, soprattutto se seguo il suo condottiero: 
“Siamo contenti per la prestazione offerta, su un campo difficile e contro un avversario forte che occupa meritatamente la seconda posizione in classifica. Siamo stati bravi a compattarci, ad inserire nel migliore dei modi i nuovi acquisti e ora possiamo solo crescere – ha dichiarato l’ex attaccante del Benevento. Peccato per il calcio di rigore fallito, avremmo forse meritato di vincerla, ma nel calcio ci può stare. Ora la sosta natalizia ci aiuterà a recuperare qualche elemento e lavorare serenamente per ripresentarci al meglio per la seconda fase della stagione”.