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Zingaretti? Al massimo poteva fare il segretario del circolo di Pietralata”. Parole e musica di Umberto Del Basso De Caro. O almeno, a raccontarla così è stato “Il Giornale”, che  ha attribuito al deputato sannita un virgolettato che, inevitabilmente, ha contribuito ad agitare ulteriormente le acque all’interno del Pd.  

“Al massimo poteva fare il segretario del circolo di Pietralata. Gori ha sbagliato solo i tempi non il merito del suo j’ accuse” – avrebbe dichiarato l’esponente piddino sannita. Centrale, nelle critiche di De Caro a Zingaretti, la questione regionali:

“A settembre, – le ulteriori dichiarazioni attribuite al politico beneventano – se gli andrà bene, il Pd governerà solo quattro regioni. La Campania di De Luca, che però, non è del Pd, ma è uno Stato autonomo e autoritario, che diventerà teocratico. La Toscana di Giani, che non c’entra nulla con Zingaretti, visto che ha origini socialiste. L’Emilia di Bonaccini, che è però l’antagonista di Zingaretti nel partito. E, infine, proprio il Lazio di Zingaretti. Ma non so quanto durerà”.

Infine, la bordata che forse fa più male al leader del Nazareno, quella sulla vicenda Palamara: “La Casellati ha chiesto che escano tutte le registrazioni di Palamara. Da quanto ne so ci sono pure quelle con Zingaretti. Perché? Chiedere a Ielo e Pignatone” – la chiosa di De Caro.

Parole di fuoco subito definite “infamanti” da uno degli stretti collaboratori di Zingaretti. E la sensazione è che siamo soltanto agli inizi. L’ora della resa dei conti, all’interno del Partito Democratico, è sempre più vicina.