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Appesi al chiodo gli scarpini, Guido Di Deo non ha perso tempo, intraprendendo una nuova vita in panchina. L’ex giocatore del Benevento, in giallorosso nella stagione 2013/14, ha ricoperto nelle ultime due annate il ruolo di vice al Monterosi Tuscia, prossimo avversario della Strega. Il campionato di serie C, insomma, lo conosce bene e in attesa di una nuova avventura continua a seguirne le vicende.
A Monopoli c’è stato un brutto passo falso del Benevento, sentendo le dichiarazioni di Andreoletti è stata la classica giornata ‘no’. Nel percorso di una squadra imprevisti del genere possono capitare, può succedere una gara in cui va tutto male“, confida il classe 1981 originario di Battipaglia, “si è trattata di una battuta d’arresto, ma in questo campionato, specialmente quest’anno e nel girone C, c’è tanto equilibrio e ci sono molte squadre organizzate. Adesso bisognerà ripartire subito, cercando di capire cosa non abbia funzionato. Andreoletti è bravo e preparato, il suo Benevento sta facendo un percorso importante. Non era scontato dopo la brutta stagione culminata con la retrocessione, ripartire non è mai semplice ma il Benevento ha una società solida e un presidente che ci mette amore e passione. Penso che i giallorossi faranno ancora meglio col passare del tempo“.
Un Benevento ferito che dovrà chiedere strada proprio al Monterosi, reduce dal successo di misura ottenuto contro la Virtus Francavilla. “Arriva una squadra bisognosa di punti, ultima in classifica ma reduce dalla seconda vittoria stagionale. Si ritrovano in una posizione che non corrisponde alle aspettative iniziali, non sarà una gara semplice come non lo è nessuna in questo girone“, prosegue Di Deo, “rispetto allo scorso anno sono cambiati diversi giocatori, ne sono rimasti alcuni con cui ho avuto il piacere di lavorare. Il Monterosi cercherà di fare della compattezza la sua arma di forza, almeno stando alle ultime gare che ho visto. Sarà questa la difficoltà maggiore per il Benevento, servirà pazienza“.
Un torneo equilibrato e all’insegna delle sorprese: “Potrei dire il Picerno, ha un allenatore molto bravo, una società seria e stabile che non promette voli pindarici. Stanno esprimendo il calcio più bello. Mi aspettavo qualcosa in più dal Catania, ma ci può stare di avere un inizio particolare. Un momento di difficoltà capita a tutti, la bravura consiste nel venirne fuori“.
Momenti difficili ne ha vissuti tanti il Benevento nella sua storia, soprattutto quando i giallorossi riconcorrevano la promozione in serie B. Come accaduto nella stagione sannita di Di Deo con Brini, prima, e Carboni, poi, in panchina, vedendo sfumare il grande sogno in semifinale play off contro il Lecce. “Un’esperienza purtroppo non finita bene, come tutti ci aspettavamo. Ero venuto con l’obiettivo di portare il Benevento e la società dove meritavano e dove sono arrivati, non a caso, qualche anno dopo, merito di un importante progetto tecnico. E’ stata un’esperienza importante, dopo ho sempre seguito le vicende giallorosse con interesse. Città e società possono contare su un presidente che, come ho già detto, ci mette amore e passione, non è facile trovarne nel mondo del calcio“.
Un mondo che l’ex centrocampista continua a frequentare in una nuova veste. Dopo due anni al fianco di Leonardo Menichini, Di Deo sta portando avanti il suo percorso, in attesa di sapere cosa gli riserverà il futuro. “Ho cominciato subito, per cinque anni ho fatto il secondo in serie C, prima alla Paganese e poi al Monterosi, quella con Menichini è stata una bella palestra“, conclude, “nel frattempo ho aggiunto un ulteriore tassello conseguendo la licenza Uefa A. Spero di migliorarmi professionalmente, poi mi piacerebbe iniziare da primo allenatore. Voglio crescere ma ho già una buona esperienza alle spalle, spero solo di trovare un progetto serio dove poter lavorare“.