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Benevento – Non c’è pace per il Centro polifunzionale di servizi per i disabili “E’ più bello insieme” di Benevento, che fa capo alla Caritas diocesana. Nemmeno una marcia pacifica di protesta effettuata stamani dai familiari dei circa 40 assistiti da questa struttura ha ottenuto grandi risultati. 

E’ un periodo assai difficile per “E’ più bello insieme” che da anni offre, nel popolare Rione Libertà, supporto per quanti, soprattutto bambini, sono affetti anche da gravi patologie: da qualche giorno sono sospesi i servizi assistenziali e riabilitativi che venivano sorretti dai fondi della Regione Campania e, dunque, dal Servizio Sanitario Nazionale ed assegnati all’Ambito B1.  Gli assistiti oggi devono pagare di tasca propria i servizi ma talvolta la spesa giornaliera per usufruirne tocca anche i 200 Euro. Una somma ovviamente insostenibile per le famiglie.

E’ accaduto, infatti, che i “voucher” che la Regione metteva a disposizione per tali servizi sono come “scomparsi” dallo scorso 30 aprile a ragione dei tagli imposti dal Servizio Sanitario Nazionale alla Regione Campania per il rientro dall’enorme debito accumulato negli anni.  La struttura comunale dà le responsabilità al dissesto finanziario che il primo cittadino nel suo insediamento, ormai due anni fa, fu “costretto” a dichiarare. 

E cosi 40 Famiglie con disabili hanno deciso di metter su una marcia di protesta partendo da via Firenze, sede del Centro, per raggiungere via dell’Università dove ha sede l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune capoluogo, competente in materia di erogazione dei voucher.  Qui giunti una delegazione di manifestanti, tra i quali non c’erano però nè il responsabile Moretti, nè il suo referente,  don Nicola De Blasio, presente invece la responsabile del Centro Giusy Togna, ha chiesto di essere ricevuta dall’assessore delegato Anna Orlando e dal dirigente preposto Alessandro Verdicchio: entrambi però erano assenti.  Alla fine la delegazione è stata ricevuta da un altro esponente della struttura amministrativa dell’Ente,  Annamaria Villanacci, la quale ha avuto il compito di spiegare ai manifestanti che il Centro “E’ più bello insieme” di fatto può andare avanti nell’erogare i servizi assistenziali e riabilitativi e, dunque nelle proprie attività, ma soltanto con il pagamento diretto delle quote da parte degli assistiti non avendo più la Regione Campania i fondi in Bilancio per concedere i voucher assistenziali. Di fatto, i manifestanti non hanno ottenuto alcuna assicurazione circa la ripresa dell’assistenza, se non a pagamento.

Come si ricorderà, alcuni giorni addietro era scoppiata una prima grana per il Centro di via Firenze in quanto il Comune reclamava il pagamento di alcune morosità per un importo di 40mila Euro circa: dopo alcuni giorni di polemiche anche forti, alla fine, a seguito di un incontro tra il responsabile della Caritas diocesana, cui fa capo la struttura, don Nicola De Blasio, ed il sindaco del capoluogo, Clemente Mastella, questo problema era stato superato con la promessa dei due di impegnare fondi personali per pagare al Comune le bollette arretrate. Quasi contemporaneamente, però, veniva fuori un verbale dei Nas dei Carabinieri che contestava la non rispondenza alle norme igieniche di un bagno. Superato anche questo scoglio, è venuto fuori, proprio nel pomeriggio di ieri, un durissimo atto di accusa da parte proprio del Dirigente Verdicchio nei confronti della Cooperativa Sociale “La Solidarietà”, tacciata di sfruttare i bisogni delle persone affette da gravi patologie “per il conseguimento di utilità economiche” – come si legge testualmente in un documento inviato alla stampa. Proprio in considerazione del documento di Verdicchio il futuro del Centro, in questo momento, appare assai nebuloso. La protesta, assicurano i genitori, non si fermerà.

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