Tempo di lettura: 2 minuti

Con 24 voti a favore, un astenuto ed uno contrario il Consiglio di Distretto sannita dell’Ente Idrico ha approvato oggi pomeriggio il Piano d’Ambito. Il Consiglio ha quindi licenziato in tempo utile, di fatto sul filo di lana, il documento fondamentale per poter partecipare all’assegnazione dei fondi previsti dal Decreto Aiuti bis per la ristrutturazione delle reti idriche.

Civico 22 ha espresso formalmente il voto contrario ed il sindaco astenuto, Angelo Pepe di Apice, con diverse gradazioni, hanno voluto rimarcare la loro presa di distanza dall’operazione. In sostanza, i contrari, ma anche il sindaco astenuto, Angelo Pepe ha voluto sottolineare che tutta l’operazione politica è stata, a loro giudizio, imposta dall’alto in quanto si è concretizzata nell’ultimatum lanciato al Distretto dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha imposto un aut-aut: o si approva il documento così com’è entro il mese di gennaio, oppure viene nominato un Commissario.

Da qui la protesta di chi ha definito tutta la procedura come una vera e propria espropriazione delle potestà decisionali e con il sindaco che ha dichiarato di aver avuto poco tempo a disposizione per esaminare il Piano e poter maturare la propria posizione. Novecento pagine di relazione da parte del presidente Pompilio Forgione e oltre due ore di riunione questo pomeriggio poi la votazione. 

Il presidente dell’ente idrico Pompilio Forgione ha sottolineato: “Sono contento di questa giornata. Ho detto le cose perchè ci credo chiarendo molte problematiche nell’interesse della comunità sannita.  Siamo stati il primo distretto a deliberare il piano d’ambito”.

Sull’astensione di Angelo Pepe di Apice ha chiarito: ” Mi sono astenuto per coerenza. Non ci si può trovare a vocitare un atto all’ultimo momento e forzare. Ci sono elementi su cui dobbiamo ancora avere contezza. I tempi c’erano per pensare e creare in equilibrio il contesto . Ma lo ribadisco, il piano d’ambito era necessario”.