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E’ stato fermato a Tokyo, presso l’aeroporto internazionale di Narita. Con sé aveva una valigetta con doppio fondo con dentro nascosti circa 2 chili di stupefacenti. Una sostanza definita da TokyoReporter (il giornale che ha diffuso la notizia) ‘kakuseizai’.

Nei guai è finito Liberato Mazzarella, 67anni, maestro ceramista di Cerreto Sannita. Le sue produzioni gli sono valse la fama nazionale e la conquista di diversi premi.

L’annuncio dell’arresto (avvenuto il 2 dicembre) è giunto dal procuratore di Tokyo e l’accusa per Mazzarella è tentato contrabbando.

La sua valigetta non avrebbe superato i controlli condotti attraverso i rilevatori a raggi x dell’aeroporto, insospettendo gli agenti della dogana. La successiva ispezione avrebbe poi fugato ogni dubbio circa il contenuto dei sacchetti di plastica: ‘kakuseizai’ per un valore di circa 128 milioni di Yen, ovvero 950mila Euro.

Arrestato in flagrante, durante l’interrogatorio Mazzarella – giunto in Giappone dalla Turchia, tramite un volo proveniente dalla Germania – avrebbe dichiarato che “un socio di affari gli aveva chiesto di consegnare il regalo a un conoscente”.

Come da prassi, subito al lavoro l’ambasciata italiana, impegnata a chiarire i contorni della vicenda.