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Il Consiglio Comunale, cominciato in un’atmosfera estiva e quasi vacanziera, anche se dovrebbero mancare altre due sedute di consiglio sul  bilancio previsionale e sulla Tari, si è chiuso con una fiammata polemica tra maggioranza ed opposizione in materia di opere pubbliche. L’Assemblea, presieduta da Renato Parente ha approvato senza particolari scossoni e discussione il Regolamento dell’Osservatorio Comunale sulla Sanità. Dopo che era stato deciso nel Consiglio Comunale “aperto” svoltosi sull’argomento nei giorni scorsi e dopo la modifica allo Statuto della Fondazione “Benevento Città Spettacolo”, all’atto della discussione sul Documento Unico di Programmazione 2023-2025 e relativi allegati, la seduta si è improvvisamente infiammata ed ha causato un forte scontro dialettico e politico tra l’assessore comunale Mario Pasquariello e la consigliera di opposizione di Civico 22  Giovanna Megna. L’argomento in discussione, delicato e rilevante sotto molteplici punti di vista, ha scatenato la polemica perché, secondo la tesi dell’opposizione, l’elenco dei lavori pubblici, in particolare sul fronte dell’edilizia scolastica, non era veritiero ed inoltre la previsione di stop alla circolazione stradale per i lavori di manutenzione straordinaria e ricostruzione del Ponte Morandi è fantasiosa. La consigliera Megna ha infatti dichiarato che la circolazione stradale sull’infrastruttura potrà essere ripresa solo nel 2026 ovvero tra tre anni, mentre l’Amministrazione con Pasquariello ha assicurato sul rispetto della previsione di una riconsegna alla circolazione dell’infrastruttura entro il prossimo 2024. Una bella differenza, non c’è che dire. Le parti non hanno arretrato rispetto alle loro tesi e dunque chi vivrà vedrà quando effettivamente il ponte sarà riconsegnato: intanto è sicuro che i lavori iniziano il 4 luglio. A relazionare sul regolamento dell’Osservatorio Comunale sulla Sanità, il presidente di Commissione Rosario Guerra ha quindi preso la parola: “Poniamo fine allo stato di anestesia di questo organismo e pratichiamo un’iniezione di fiducia”.
La delibera è passata all’unanimità con 29 voti favorevoli. Si è quindi discusso sulla Fondazione “Benevento Città Spettacolo” e modifiche allo Statuto. A relazionare l’assessore Antonella Tartaglia Polcini che ha detto: “Convogliare la fondazione esistente verso un momento più dinamico ed aperto. Vogliamo destinarlo un patrimonio a uno scopo. Si apre ad investitori privati e ad altre misure come il bonus per la cultura. A venti anni dalla sua costituzione la rendiamo più attrattiva anche per i privati”. L’assessore ha quindi aggiunto: “La fondazione apre al dinamismo, alla compartecipazione. Si tratta di una svolta epocale e di grande rilevanza per la nostra città. Si può fare attività economica al fine di investirli nelle attività che svolge. Ci sarà la gestione alla fondazione del Comunale e del De Simone che saranno oggetto di apposita convenzione”. C’è stato quindi un emendamento da parte della maggioranza con Mara Franzese e Francesco Farese sul quorum per la validità dell’organo amministrativo. La votazione dell’emendamento è passato all’unanimità con 29 voti favorevoli. Ha preso quindi la parola Giovanni De Lorenzo del Pd: “Fino ad ora questa fondazione è stata inutile sin dalla sua fondazione. C’è stato un percorso travagliato in commissione e si è arrivati in consiglio senza chiarimenti”. 
La consigliera Megna ha spiegato: “Questo è un atto rivoluzionario ma potrebbe essere anche un salto nel buio perché manca una storia consolidata dell’Ente. Eppure gli andiamo ad affidare i due più importanti beni teatrali della città, il Comunale e il De Simone”.
Per la maggioranza ha preso la parola Marcello Palladino: “Finalmente si è arrivati all’approvazione dello Statuto di una fondazione ingessata per tanti anni. Si va a conferire i due teatri ma c’è anche la prova che essi sono risorse per la città e c’è l’importanza del partenariato. La fondazione c’è e deve essere messa in condizione di funzionare”.
Antonio Capuano della maggioranza:  “Ho partecipato alla nascita della fondazione 20 anni fa ed ora si è arrivati a renderla agile, autonoma ed operativa”. Sull’argomento ha concluso il sindaco Clemente Mastella: “Con umiltà ed intelligenza giuridica l’assessore Tartaglia  ha composto questo puzzle. Senza la valorizzazione dei teatri non c’era la possibilità di far giungere investimenti. Saranno sei anni i miei di responsabilità ma gli altri 14 anni sono responsabilità di altri. Oggi ci siamo e quindi si alimenta l’idea culturale su cui affondano tante radici della nostra comunità”. Poi l’appello alla Regione Campania: “Dopo aver dato soldi al San Carlo e a Salerno spero che arrivino soldi anche ai nostri teatri da De Luca. Mi auguro che anche altri imprenditori illuminati lo facciano”. La delibera è passata a maggioranza con 22 voti  favorevoli e 7 astenuti.
Si è quindi discusso dell’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2023 -2025. L’assessore comunale Maria Carmela Serluca ha sottolineato: “E’ uno strumento che permette l’attività di guida strategica di un ente locale. Costituisce il presupposto necessario per l’approvazione poi di tutti gli altri strumenti della programmazione.”
Polemica Giovanna Megna: ” E’ fantascientifico pensare nel piano triennale di consegnare la palestra nel momento in cui la scuola Federico Torre deve essere abbattuta”. Sul Ponte San Nicola, la consigliere di Civico 22 ha detto: “Diteci subito se sarà riaperto nel 2026, visto che sono previsti ben due interventi. Ci sono 100 milioni, ritengo che sono solo nel libro dei sogni, in cui però è inserita anche Villa dei Papi che gode già di finanziamento a parte”. L’assessore comunale Mario Pasquariello ha difeso la Giunta: “Non diciamo poi che il ponte sarà chiuso per 18 mesi. Da domani al 30 settembre integralmente. Poi si andrà con traffico alternato. Poi ci sarà una nuova chiusura integrale con passaggio pedonale”. Poi l’attacco alla Megna: “Non può strumentalizzare. Noi vogliamo sognare, voi no”.
Il presidente di Commissione Lavori Pubblici, Luigi Scarinzi ha detto: “Tutta la parte dei lavori pubblici nel Dup è incontestabile. Si vede che la città è in movimento e ci sono cantieri ovunque, sintomo di una amministrazione viva che ha ricercato fondi e che investe. Tra un po’ avremo un patrimonio scolastico riattato. Non si può annebbiare un percorso che è ad esclusivo vantaggio degli studenti e della famiglie. Noi dopo il terremoto abbiamo fatto lezione nei garage”. E’ quindi intervenutoi il primo cittadino che ha replicato: “La città non ha mai visto tanti elementi che vengono prodotti. Ce lo conferma il Sole 24 Ore”. Sull’Info Point a piazza Cardinal Pacca ha detto: “Se non avessimo fatto l’info point nessuno avrebbe scoperto cosa c’era sotto. Non abbiamo fatto una scelta nostra ma collaborato con la Soprintendenza”. Sugli investimenti scolastici ha concluso: “Questa è una città a rischio terremoto e non lo volete capire. Continuate così e fino a che agite come la Schlein vinceremo sempre noi”. La delibera è  poi passata con 21 voti favorevoli e 6 contrari .