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La rescissione del contratto arrivata a mercato ormai chiuso lo costringerà ad attendere gennaio per trovare una nuova squadra. Mirko Eramo dovrà aspettare per tornare a calcare un campo da gioco e, nel frattempo, si allena, valuta proposte e guarda quante più partite possibili. La voglia di calcio, insomma, è sempre la stessa per un ragazzo che in diciassette anni di carriera ha vestito anche le maglie di Benevento e Crotone.
Il girone C è un campionato difficile rispetto agli altri due raggruppamenti, le partite sono più dure e complicate, non ci sono gare scontate. Questo lo rende un torneo bello e interessante“, racconta il centrocampista classe 1989, “mi aspettavo che le squadre costruite per puntare alla promozione diretta potessero incontrare delle difficoltà all’inizio, ma alla lunga i veri valori verranno fuori. I problemi sono dovuti solo a un necessario ambientamento al nuovo campionato“.
Un adattamento che la Strega sta completando più rapidamente del previsto. Dieci punti in cinque partite sono un bottino interessante per una squadra chiamata a misurarsi con un mese di ottobre complicato. “Le difficoltà all’inizio sono normali. Se qualcuno poteva pensare a un Benevento in grado di ammazzare il campionato si sbagliava, vincere non è mai facile in qualsiasi categoria. La rosa non è da serie C, ci sono calciatori di livello che devono solo ambientarsi alla nuova realtà“.
Un primo banco di prova, per l’appunto, sarà il match in programma domenica al “Ciro Vigorito“. Due nobili decadute che Eramo conosce bene per aver giocato tre stagioni in Calabria e aver ottenuto una promozione nei sei mesi trascorsi nel Sannio. “Parliamo di una partita che con la serie C non centra nulla, si affronteranno due squadre che, recentemente, giocavano in A. Mi aspetto una sfida interessante, tra due squadre che non si nascondono e che puntano a vincere. Sarà una bella gara“, prosegue il giocatore originario di Acquaviva delle Fonti, “sono state due esperienze incredibili per me. A Crotone sono stato più tempo, mi hanno lanciato nel calcio che conta e a loro devo tanto. A Benevento sono stato solo sei mesi ma è stato un periodo intenso, abbiamo raggiunto una promozione in A e non ho mai dimenticato quell’esperienza“.
Proprio in Calabria ha conosciuto e condiviso lo spogliatoio con Camillo Ciano, oggi punto di forza della Strega: “E’ tra quei calciatori che con la Serie C centra poco o nulla, farebbe la differenza anche in B. Ha solo bisogno di ritrovare la giusta fiducia e il gol, quando si sbloccherà potrà essere decisivo. Ho un bel ricordo degli anni trascorsi insieme al Crotone, gli auguro il meglio“.
E domenica, magari, un occhio neanche tanto distratto alla sfida tra Benevento e Crotone lo butterà, anche a costo di litigare con la moglie Daniela. Tanto l’Ascoli, dove è rimasto a vivere in attesa di definire il proprio futuro, affronterà domani il Brescia. “Voglio ancora giocare, fortunatamente a 34 anni non ho mai avuto infortuni gravi, i pochi si possono contare sulle dita di una mano. Fisicamente sto benissimo, ho rescisso con l’Ascoli solo per una questione societaria e non per una scelta tecnica. Per il futuro valuto qualsiasi categoria, spero nella serie B ma prenderei in considerazione anche una C con un progetto importante“, conclude Mirko Eramo, “ho seguito in tv Casertana-Benevento e ho visto una squadra che voleva vincere, che ci ha provato. Questo aspetto mi è piaciuto, ma soprattutto ho apprezzato un altro elemento. Quando i giallorossi hanno capito di non poterla vincere, si sono accontentati di non perdere. Sono stati bravi a leggere la partita e questo è un aspetto importante nel calcio“.