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Gli emendamenti al Bilancio presentati in Consiglio per aumentare le risorse su politiche giovanili, manutenzione del verde, manutenzione stradale, interventi sull’edilizia residenziale pubblica sono stati respinti non per questioni tecniche ma per volontà politica”.
Lo dichiara il consigliere comunale di Benevento Francesco Farese commentando l’esito della votazione delle proposte presentate insieme ai consiglieri Giovanni De Lorenzo, Angelo Miceli, Giovanna Megna, Vincenzo Sguera, Rosetta De Stasio
Avevamo proposto – spiega Faresedi aumentare le risorse per i giovani. Lo stanziamento è di soli 8 mila euro per 9.000 ragazzi, quindi una programmazione di meno di un euro a giovane. Con queste somme risulterà difficile attuare politiche incisive così come dare impulso al Forum dei Giovani.
Avevamo richiesto poi di innalzare la previsione di bilancio per la manutenzione del verde che negli anni 2025 e 2026 è inferiore di 200 mila euro rispetto al 2024. In questo modo per il Settore Ambiente sarà impossibile immaginare una gara triennale per la manutenzione del verde. Si dovrà quindi procedere ogni anno agli affidamenti in primavera senza potere avere continuità nella pulizia della Città. 
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria della viabilità abbiamo registrato una riduzione dal 2023 al 2024 di 250 mila euro. Da qui la proposta di aumentare la previsione a un livello sufficiente per gli interventi necessari.
Altra criticità riguardava l’edilizia residenziale pubblica, in questo caso le risorse su spesa corrente per acquisto di beni e servizi, quindi per manutenzione ordinaria, sono pari a 0. Una stortura che andava corretta. 
Così come sui servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro non è stata prevista nessuna somma. Avremmo dovuto tenere conto dell’ultimo rapporto di Unioncamere ed Anpal che ha evidenziato una mancata corrispondenza della domanda di lavoro da parte delle imprese con l’offerta da parte dei lavoratori per il 45%. Nelle settimane scorse anche il presidente del Consorzio Asi di Benevento Luigi Barone aveva sollecitato interventi degli attori istituzionali sul punto. Avremmo potuto programmare iniziative in tal senso, forme di cooperazione fra Enti e imprese per promuovere anche nuovi strumenti quali gli Its, percorsi di specializzazione tecnica post diploma e percorsi di istruzione e formazione professionale. 
L’intento di questi emendamenti non era polemico o distruttivo ma di contribuire all’azione amministrativa.
La maggioranza li ha invece bocciati trincerandosi dietro un formalismo tecnico per la mancata coerenza con il Dup. Ma è una giustificazione strumentale, sarebbe bastato infatti procedere ad una nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione. Si tratta quindi di una volontà politica, con una valutazione non di merito sulla proposta ma sui proponenti e sul loro posizionamento politico”.