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Una lettera a cuore aperto. E’ l’eredità che lascia il sindaco di Foglianise Giuseppe Tommaselli alla fine del proprio quinquennio alla guida del comune sannita. E l’ufficializzazione della candidatura di Giovanni Mastrocinque, già sindaco e punto di riferimento di tutta la comunità. 

“Volgono al termine cinque lunghi anni di amministrazione, vissuti intensamente, accompagnati da tante emozioni.

Essere stato eletto Sindaco cinque anni fa, è stato un onore che mi ha permesso di rappresentare la mia bellissima comunità, svolgendo quotidianamente il mio impegno al servizio dei cittadini. Ho portato avanti il mio lavoro sempre nel rispetto dei principi che hanno ispirato la mia vita: onestà, lealtà e trasparenza verso tutti.

È stato un lavoro difficile, soprattutto alla luce di un momento storico segnato da tante gravi problematiche: non appena insediato, ho dovuto affrontare le conseguenze disastrose dell’alluvione del 2016; i 4 devastanti incendi che hanno coinvolto il Monte Caruso e in ultimo la pandemia. Il tutto in un contesto economico penalizzato da leggi statali che hanno depotenziato il comune;  con tutte queste difficoltà comunque si sono realizzati: il depuratore a via Sala – I loculi Cimiteriali – La sede della scuola materna – I lavori al Polivalente e alla sede comunale – Nuovi prossimi appalti di fognatura alla contrada Utile e Giovanni Viglione con un altro depuratore – sistema viario di via Umberto I° e via Roma – interventi di messa in sicurezza alle scuole materne ed elementari – miglioramento della raccolta differenziata -innumerevoli azioni di contrasto alla povertà – particolare attenzione al contenimento della Pandemia da coronavirus.

Ho speso moltissime energie per contribuire a migliorare questo paese, proprio  con la realizzazione di importanti opere pubbliche che sono sotto gli occhi di tutti e che saranno meglio menzionate in campagna elettorale.

Essere Sindaco certamente è un motivo di orgoglio, ma è anche un’attività che richiede molte responsabilità, molto impegno, molto lavoro. Alla luce di ciò, e dopo essermi confrontato prima di tutto con la mia Famiglia, alla quale ho tolto tantissimo tempo, poi  con i componenti dell’amministrazione che mi hanno sempre sostenuto ed incoraggiato, ho comunicato a loro e comunico a voi tutti che ho deciso di non candidarmi più come Sindaco per le elezioni del 3 e 4 ottobre 2021.

È una scelta che purtroppo diventa necessaria dopo aver valutato fino all’ultimo che le mie capacità di resistenza alle numerose patologie si stanno assottigliando,  nella speranza che questa mia scelta mi porti un po’ di tranquillità, anche tra i familiari molto preoccupati della mia salute,  e che mi consenta di poter vivere ancora per un po’.

 Questo ha creato non poche difficoltà all’intero del  gruppo che comunque è sempre compatto e si ripresenterà ancora più forte per continuare quei programmi già stilati per i prossimi anni.

La scelta di non presentare la candidatura come Sindaco però non significa che non continuerò ad apportare il mio contributo al Paese. Infatti continuerò a lavorare per la mia comunità: MI CANDIDERÒ A CONSIGLIERE con Rinascita Democratica. La mia disponibilità in un ruolo diverso va verso IL SOCIALE, VERSO L’ASCOLTO E IL CONTATTO UMANO che  ho sempre avuto  con tutta Foglianise.

La scelta di candidato sindaco  di Rinascita Democratica è confluita alla unanimità su Giovanni Mastrocinque che non ha bisogno di presentazioni vista la sua personale  esperienza maturata in tanti anni di Sindacato; con Lui e intorno a Lui la rinnovata compagine si ripropone di governare il Paese nell’ottica di perseguire quei miglioramenti che necessitano ancora per rendere Foglianise una cittadina  ancora più vivibile ed esemplare sotto tutti i punti di vista.

Ringrazio tutte le persone che in questi anni mi hanno sostenuto ed incoraggiato e che hanno collaborato con me. Un caloroso ringraziamento va alla maggioranza che mi ha accompagnato in questa esperienza. Ai dipendenti comunali, sempre disponibili e professionali. E a voi tutti con la speranza di lasciare, come Sindaco, qualcosa da ricordare”.