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Benevento – Si chiama “Sannio ci siamo” la nuova campagna di prevenzione dei reati contro il patrimonio promossa dalla Polizia di Stato di Benevento.

L’iniziativa, presentata oggi presso la sede della Questura in via Raffaele De Caro, rientra nel solco delle altre campagne, come quella contro il bullismo, che vedono i poliziotti aiutare le persone più esposte ai pericoli, a cominciare dagli anziani sempre più frequentemente vittime di truffe. I malviventi colpiscono spesso semplicemente via telefono o citofono: si presentano come “avvocati”, avvertono l’anziano di turno di una disgrazia o una disavventura capitata al figlio o al nipote, disavventura che tuttavia si può sanare con una “multa” in denaro, di solito abbastanza salata. L’anziano, travolto dalla mozione degli affetti, incapace di valutare l’esatta dimensione delle parole truffaldine insinuate da abili e spregiudicati delinquenti, decidono subito di venire in soccorso del proprio congiunto e versano quello che hanno in casa.

Di storie come queste sono piene le cronache e soprattutto gli Uffici Denunce delle Questure e dell’Arma dei Carabinieri.

La polizia dice basta: una campagna di incontro con i cittadini partirà il prossimo 8 agosto dalla Sala Consiliare di Sant’Agata de’ Goti; poi si sposterà nel Fortore, presso il Comune di Ginestra degli Schiavoni e quindi ancora a Dugenta a cavallo del casertano. Poliziotti-docenti parleranno ai cittadini, con la cooperazione degli amministratori locali, per spiegare cosa fare e come farlo nell’eventualità arrivino telefonate, chiamate al citofono sospette oppure si presentino direttamente ai portoni di casa personaggi mai visti prima dall’eloquio facile e dalla mano ancora più svelta. L’elenco delle truffe è sicuramente infinito, ma la Polizia di Stato richiama l’attenzione anche sulla rivisitazione del classico napoletano del “pacco”: ovvero dell’oggetto voluminoso di valore, contenuto in una bella confezione, pagato al di sotto del suo valore di mercato (di solito, un PC o uno smartphone), che però si rivela essere una volta scartocciato una confezione di bagno schiuma (quando va bene).    

Il vicequestore Emanuele Fattori con Andrea Monaco e Flavio Tranquillo hanno presentato l’iniziativa.  Chiaro l’intento: essere più vicini alla gente, per conoscerne meglio i bisogni, per aumentarne la fiducia e insieme migliorare la qualità della vita.

Fattori ha rimarcato: “Puntiamo ad una sicurezza partecipata, sia per prevenire che per reprimere i reati”. “Ai cittadini – ha aggiunto – diciamo che non bisogna aver paura di denunciare determinati reati”. Il vice questore Monaco, infine, ha sottolineato l’esigenza di dialogare con le realtà territoriali: “Il primo nemico da sconfiggere è la paura ”