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Benevento – “Chiedo che le Istituzioni si comportino come Istituzioni e cioè che assumano le proprie decisioni secondo le procedure formali stabilite dalla legge. Pertanto, ho formalmente richiesto alla Regione Campania di convocare immediatamente un Tavolo tecnico in modo da regolare rapporti, tempi funzioni e competenze tra Provincia-Samte ed Ente d’Ambito per garantire al meglio le esigenze del ciclo rifiuti in chiave di ordinaria gestione nonché in chiave di futura gestione”.

Lo ha dichiarato oggi il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi in merito ai recenti sviluppi della gestione del ciclo rifiuti nel Sannio.

Lombardi ha così proseguito: “Le Istituzioni devono dare al territorio la testimonianza concreta di senso di responsabilità e di comportarsi nel rispetto delle norme e delle procedure. Ora basta. Smettiamola con lo stillicidio di Comunicati Stampa”.

Il Presidente Lombardi faceva riferimento ad una formale nota, firmata da lui stesso e, controfirmata dal Presidente dell’Organo di Liquidazione Samte, Domenico Mauro, dal Dirigente del Settore Partecipate Nicola Boccalone, inviata oggi alla Direzione Regionale per Ciclo dei Rifiuti,  nota che trae origine dalle recenti prese di posizione formali dell’Ente d’Ambito in merito alla istituzione di una nuova Società, la Servizi Ambientali, per il ciclo dei rifiuti.

Tali decisioni dell’Eda vanno, si legge nella lettera inviata a Napoli, «in direzione diametralmente opposta a quanto deliberato in precedenza circa l’attuazione delle disposizioni di cui al combinato disposto degli artt. 25, co. 8 e 40, co. 3 – 2° periodo, ai quali la Provincia si è attenuta in modo ortodosso».

D’altra parte, si legge ancora nella nota della Provincia, non si conoscono le motivazioni alla base della decisione dell’Eda che non ha accettato il trasferimento della Società partecipata Samte.

E questo, continua la lettera, mentre resta in sospeso la stessa operatività della neonata Società Servizi Ambientali dell’Eda perché tale assunzione di funzioni è subordinata all’espressione del parere da parte della Corte dei Conti che è chiamata ad esprimersi sull’efficienza, efficacia ed economicità delle decisioni assunte dall’Eda.

La Provincia fa osservare che sarebbe stato opportuno che la Corte su tale questione fosse investita preventivamente e non dopo l’assunzione delle decisioni da parte dell’Eda con le relative nomine degli organismi societari.

Quanto poi alla presunta non conoscenza da parte della Provincia dei contenuti della Legge Regionale del 2016 sulla gestione del ciclo dei rifiuti, precisa che in quella legge si assegnavano in agli Eda 60 giorni per approvare il Piano d’Ambito e che, viceversa, a distanza di ormai quasi 8 anni ancora non è stato prodotto questo fondamentale documento.

Nella nota inviata alla Direzione Regionale, la Provincia, poi, osserva pure che la prevista procedura di appalto per la rimozione dei rifiuti abbancati presso lo Stir di Casalduni da trasferire nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte è parte essenziale dell’Accordo Istituzionale sottoscritto da Regione, Provincia ed Ente d’Ambito il 14 luglio 2022 ed ha come obiettivo premiale la rifunzionalizzazione dello Stesso impianto di Casalduni.

Nella nota viene ribadita ancora una volta la disponibilità a revocare, sospendere ovvero assegnare alla stessa Regione le procedure di quell’appalto con la precisazione, peraltro, che i rifiuti da trattare debbono comunque essere di esclusiva provenienza provinciale.

La Provincia ribadisce di aver esercitato per anni, e cioè dal 2016, un ruolo di supplenza ovvero di aver svolto la parte del Cireneo nella gestione del ciclo dei rifiuti, pur non avendone più la competenza e continuando a sobbarcarsi oneri finanziari enormi, attingendo le relative risorse dal proprio Bilancio, per senso di responsabilità e per scongiurare disastri ambientali.

Infine, la Provincia infine si dichiara comunque disponibile ancora una volta a cooperare alla corretta gestione del ciclo rifiuti.