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Benevento- Articolata la risposta di Arco, la coalizione che si candida alla guida della città capoluogo, a Clemente Mastella sul tema dell’housing sociale e su come si possa variare in corso d’opera un importante tassello di sviluppo delle aree urbane e periferiche.

Angelo Moretti, che è alla guida di Arco, essendo candidato a sindaco, nel corso di una conferenza Stampa ovviamente ha subito respinto le accuse di “imbecillità politica” mosse dal sindaco e consiglia un nuovo schema del bando periferie per l’accesso ai 7 milioni di euro che si potrebbero utilizzare a vantaggio delle aree più esterne. “A Benevento non esiste il concetto di periferia”, dice, “esistono le aree rurali definite contrade che sono città altrimenti il sindaco governerebbe con non più di 10mila abitanti”.

Occorre, ad avviso di Moretti, non perdere questa grande occasione, ma avere una visione di città tale da coinvolgere settori sempre più larghi di Benevento il totale vantaggio dei suoi cittadini. Il candidato sindaco di Arco ha poi presentato Gabriele Corona che è tornato a parlare di holding sociale esibendo documenti che attestano il dinamismo di chi ha preceduto Mastella e dall’altra parte i tentativi dell’Amministrazione di coinvolgere dentro l’housing anche l’affare Stat, poi fallito, un affare da 300 milioni di euro.

Corona approfondisce i temi e bacchetta i colpevoli: a suo avviso, molti sono i responsabili dei ritardi alla base della decisione della Giunta Regionale di revocare lo stanziamento di 12 milioni di euro per l’intervento edilizio a contrada Capodimonte. 

Presenti a via Traiano, sede di Civico 22, il movimento di Moretti, anche l’ex assessore della Giunta Mastella Patrizia Maio, l’ex sindaco Fausto Pepe e il consigliere comunale e provinciale del Pd Luca Paglia.

 Arco insiste e vuole risposte concrete e certe da parte dell’Amministrazione comunale e da parte del sindaco Mastella. Moretti ha attaccato il sindaco: “Sembra di essere in una favola di Collodi. Abbiamo un sindaco che chiama una persona imbecille il quale lamenta che i fondi del bando periferie sono andati a piazza Risorgimento nel pieno centro cittadino. E’ evidente che il piano periferie è stato pensato dall’allora Governo Renzi per la qualità di vita di zone degradate della periferia. Il progetto prevede però un intervento di 9 milioni di euro al centro della città. Io sarei un imbecille perchè mi sto occupando della situazione? Invece di sprecare soldi sarebbe il caso di occuparsi delle nostre periferie. Bisognava investire i soldi e bene e lottare per recuperarli, ma immaginando una nuova qualità di vita per le aree periferiche. I progetti possono essere rimodulati. Era sbagliato quello iniziale”.

Quindi ha concluso: “Com’è stato possibile che è dovuta intervenire l’Anac per far capire al Comune che non si trattava di un project financing. Possiamo ancora salvare due fondi ma occorre  recuperare il rapporto tar contrada e città”.