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Benevento – Antonio Iavarone della Columbia University di New York, ha effettuato una Lectio Magistralis al San Vittorino di Benevento sulla terapia personalizzata contro i tumori.  Organizzata a Benevento dall’associazione Futuridea del presidente Carmine Nardone lo scienziato di Benevento ha voluto soffermarsi  su come comportarsi  in caso di questa grave malattia. L’evento è organizzato in collaborazione con Rotary di Benevento, Lions Benevento Host, Associazione Internazionale Guido Dorso, ed il contributo di Banca Popolare Pugliese e SEF Sas.  Un pomeriggio di studio e di ascolto a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il Prefetto Francesco Cappetta, il Questore Giuseppe Bellassai. Analisi genetiche quindi su ogni tipo di tumore: “Si ha quindi la possibilità di utilizzare dei farmaci”.

Ad introdurre il seminario dopo i saluti istituzionali il presidente di Futuridea, Carmine Nardone, che ha esordito sottolineando come nel Mezzogiorno i fondi per la ricerca siano inadeguati.

Iavarone ha quindi aggiunto: ” Siamo riusciti a capire come un’alterazione genetica molto potente che causa il cancro si lega direttamente all’attivazione di un particolare tipo di metabolismo, necessario alla sopravvivenza di quel particolare tumore portatore della fusione genica. Se oggi abbiamo un protocollo per il tumore al seno, uno per il cancro al polmone e così via, la possibilità di analizzare a livello genetico le neoplasie ci ha permesso di osservare come tumori diversi che colpiscono organi diversi possono avere le stesse alterazioni genetiche ed essere quindi trattati allo stesso modo.”

Iavarone ha poi fatto il punto sulle ultime ricerche e le nuove prospettive terapeutiche portate avanti dal suo staff negli Usa nel settore dei tumori. 
Ebbene, già a fine 2013 – ha asserito il professore – abbiamo presentato la mappa completa di tutti i tipi e le possibili varianti di cancro al cervello e, al contempo, siamo riusciti a trovare una cura per il 12% dei casi. Invece, per il restante 88% dei pazienti, è necessario fare e studiare ancora di più. “

Lo scienziato  ha quindi ricordato che sono proprio il cancro al pancreas e quello al cervello le prime neoplasie più letali ed incurabili per l’essere umano. 

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