Esattamente come era accaduto al tramonto del girone di ritorno con un dicembre horribilis, anche questo finale di stagione si sta rivelando negativo per i giallorossi, reduci da 2 punti conquistati nelle ultime quattro giornate. Era andata più o meno così anche prima del giro di boa quando contro Monopoli, Monterosi, Juve Stabia e Avellino il Benevento aveva rimediato solo 3 punti compromettendo la sua possibile rincorsa al primo posto. Nel ritorno lo stesso quartetto di gare questa volta è stato ancora più avaro di soddisfazioni con due soli punti conquistati dai giallorossi che stanno mettendo a rischio anche il terzo posto. La squadra di Andreoletti prima e ora quella di Auteri hanno pagato, insieme ad altre criticità, la mancanza di un attaccante capace di fare reparto da solo e in grado di capitalizzare la grosse mole di gioco prodotto dalla squadra. L’arrivo di Lanini a gennaio aveva posto rimedio a questa sterilità offensiva concedendo dei benefici anche agli altri interpreti del reparto avanzato giallorosso. Ne sono stati la prova i 23 gol messi a segno in 13 giornate, con una media di quasi due marcature a partita. Poi, dopo l’infortunio alla caviglia di Lanini contro il Monopoli, nell’attacco giallorosso si è spenta la luce con appena un gol in quattro partite, vale a dire quello messo a segno da Pinato (un centrocampista) a Teramo contro il Monterosi.
Contro l’Avellino l’assenza dell’ex Reggiana è stata pesantissima e non solo per le sue capacità realizzative, ma perché al Benevento al ‘Partenio-Lombardi’ è mancato un uomo capace di accelerare creando gli spazi giusti per gli inserimenti degli esterni: l’identikit esatto di Lanini, unico calciatore con tali caratteristiche nella rosa giallorossa e in grado di esaltare le doti degli altri attaccanti. Troppo simili, infatti, Perlingieri e Ciciretti per fare male ad un Avellino granitico in difesa, con entrambi troppo spesso costretti ad arretrare di molti metri per non farsi fagocitare dal reparto arretrato biancoverde. Al netto della sterilità offensiva e della pesante sconfitta per la classifica, però, non è tutta da buttare via la serata del ‘Partenio-Lombardi’ perché la squadra ha messo in mostra una precisa identità di gioco contro una vera e propria corazzata, salvo perdersi praticamente sempre negli ultimi venti metri.
Ora il Benevento è atteso da due gare contro Latina e Catania, fondamentali per conservare il terzo posto. Probabilmente già domenica prossima tornerà in campo Lanini dal primo minuto per riprendere un discorso che si era interrotto alla fine del primo tempo contro il Monopoli. I giallorossi in questo sprint saranno padroni del proprio destino per il gradino più basso del podio ed anche se la situazione è complicatissima (-4 dall’Avellino, in vantaggio negli scontri diretti), non va del tutto esclusa la possibilità di rientrare in gioco per il secondo posto perché nelle ultime due giornate l’Avellino affronterà Taranto (fuori casa) e Crotone, due avversari in piena corsa per i loro obiettivi.