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Benevento – Riccardo Improta è alla sua quarta stagione in giallorosso e si appresta ad affrontare un finale di stagione vietato ai deboli di cuore. Tante le combinazioni possibili nelle ultime tre giornate del torneo cadetto in cui il Benevento proverà a pescare il jolly per la promozione diretta. Per farlo, oltre che vincerle tutte, occorrerà sperare in qualche passo falso delle dirette concorrenti. Ai microfoni di gianlucadimarzio.com il puteolano si è confidato sulla sua esperienza nel Sannio ribadendo un forte attaccamento alla maglia e facendo un appello ai tifosi affinché tornino a riempire gli spalti del Ciro Vigorito nel momento più importante della stagione.

Maglia – “Mi sento a casa perché dopo aver girato tanto ho capito l’importanza di giocare per la squadra che detiene il mio cartellino. Benevento è il posto ideale anche per la mia famiglia, mia figlia sta crescendo e sono vicino alla mia Pozzuoli. Mi auguro di poter rimanere ancora a lungo”. 

Ricordi – “Il mio ricordo più bello con questa maglia è legato alla vittoria del campionato di serie B nel 2020, un campionato dominato. Come emozione personale invece scelgo il gol alla Fiorentina, il mio primo gol in serie A. E’ stata fantastica anche la vittoria in casa della Juventus, soprattutto per la città che la ricorderà per sempre”. 

Equilibrio – “Ho giocato quasi 10 anni in serie B e non ho mai visto un campionato così equilibrato e difficile. le prime sei sono aritmeticamente ai play off ma il nostro obiettivo è la promozione diretta. Potevamo essere primi ma abbiamo perso punti fondamentali a Cosenza. Servirà battere Ternana e Monza per poi sperare in un passo falso delle prime due. La differenza negli eventuali play off la faranno la condizione fisica e mentale, sarà molto dura perché quest’anno abbiamo giocato sempre ogni tre giorni”.

La sorpresa – “Tra le squadre davanti in classifica mi aspettavo sicuramente il Lecce, mentre la sorpresa è la Cremonese. Ha un ottimo allenatore come Pecchia e un gruppo pieno di giovani di assoluta qualità che non ha paura di imporre il proprio calcio anche in trasferta”. 

Allenatori – “Con Inzaghi ancora oggi mi sento spesso, abbiamo vissuto due anni splendidi insieme. Mi ha reso un giocatore più duttile facendomi giocare con ottimi risultati da mezz’ala, trequartista e addirittura da terzino. Con Caserta siamo stati compagni di squadra alla Juve Stabia e adesso ci siamo ritrovati in ruoli differenti. Ha grande carisma e sa trasmetterci alla grande la sua motivazione. E’ molto bravo a curare il rapporto con i giocatori, e il fatto che sia stato un mio ex compagno mi ha aiutato. Non è facile fare un campionato di vertice in serie B l’anno dopo una retrocessione. Caserta sta facendo un grande lavoro, soprattutto dal punto di vista mentale”. 

Appello ai tifosi – “Spero che il pubblico possa aiutarci il più possibile in queste ultime partite. I tifosi quest’anno ci sono mancati, forse non vengono allo stadio anche per via della retrocessione. Il Vigorito deve tornare a riempirsi, abbiamo bisogno di avere una marcia in più in questo finale”