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“Sono solo errori e strafalcioni della Giunta Mastella. Un atto d’indirizzo che non ha non ha validità”. Attacca a testa bassa Fausto Pepe. ‘Dal Puc all’Imu, problemi di ordinaria amministrazione’ il tema della conferenza stampa tenuta questa mattina dall’ex sindaco di Benevento presso la federazione sannita del Pd.

Un ritorno da protagonista nel dibattito politico cittadino dopo i sette mesi di silenzio che hanno fatto seguito alla sua decisione di lasciare il Consiglio comunale. Al suo fianco i fedelissimi di sempre: l’ex assessore comunale all’Urbanistica Giuseppe Zollo, e gli ex consiglieri comunali Giuseppe Molinaro e Rino Caputo. A supportarlo, inoltre, l’ex dirigente comunale Sergio Zotti.   

 

Sappiamo tutti che dal 1992 che bisogna pagare le tasse sugli immobili. Non è una novità.  Esiste una legge che obbliga a pagare tasse anche sui suoli. E questo bisognerebbe spiegarlo a qualcuno” – ha dichiarato Pepe. Che ha difeso il piano regolatore approvato durante il suo secondo mandato da sindaco: ”Noi non ci siamo inventati nulla. Abbiamo soltanto riproposto determinate aree come quelle Pip, immaginando l’opzione logistica che poi è venuta meno”.

Quanto alle recenti polemiche, scoppiate con l’arrivo delle cartelle esattoriali ai proprietari dei suoli, per Pepe è tutto da riportare alla questione dissesto.

Con la dichiarazione di dissesto lo scenario è cambiato. Non esiste più la guida locale e i danni sono enormi ed evidenti. Lo scenario è cambiato completamente, come evidente”.

Parla di “ignoranza amministrativa abissale“, di “caciara”, Fausto Pepe. Che ritiene inutile la delibera “che esprime un orientamento e non certo vincoli” Imu adottata dalla giunta Mastella nel corso della settimana.

Sugli espropri, Pepe ha ricordato che il Comune di Benevento ha una storia contorta e che sotto la sua gestione si è tentato di pagare  50 milioni di debiti ma non è assolutamente finita: “Mastella ha ritenuto di dichiarare il dissesto per seguire la via più semplice. Era più difficile governare il debito che governare con il dissesto”

 

Tornando alla questione Imu, per Pepe l’unica strada da perseguire conduce alla revisione del Piano Urbanistico Comunale. 

Zotti, da parte sua, già dirigente del settore Urbanistica del Comune e firmatario della delibera che nel 2013 determinava il Ruec, ha ripercorso le tappe della vicenda, indicando alcune possibili vie di uscita, legate alla decadenza di tutti i vincoli di esproprio (perché trascorsi cinque anni dall’entrata in vigore del Puc), al mancato aggiornamento del Piano (le cui previsioni in termini di crescita di popolazione e fabbisogno di vani si sono rivelate sballate), alla possibilità di richiedere un rimborso in casi di cambio della valutazione dell’area. Soluzioni utili, magari, a sanare una parte consistente delle ingiustizie denunciate dai proprietari terrieri ma non ad archiviare ‘il caso’ una volta per tutte e per tutti.