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Una rappresentazione fantasiosa del viaggio compiuto nel tempo dal canto beneventano che è coesistito per secoli con il canto gregoriano e poi nell’anno 1058 è stato vietato dalla chiesa in favore di quest’ultimo. 

Così l’idea di OrbiSophia di rappresentare un monaco che, nella splendida cornice della chiesa di Santa Sofia, scrive in un libro i versi di un canto beneventano e, conscio della proibizione, tenta di nascondere il suo scritto che viene poi ritrovato ai giorni nostri da una bimba innocente. I canti così vengono portati dai coristi in alta montagna per diffondere un messaggio di pace verso il basso e verso l’alto, ovvero verso il popolo e verso Dio.

Questa la breve sinossi del corto “In unum” presentato questa sera nella sala dell’antico teatro presso Palazzo Paolo V a Benevento. In una sala gremita, la presidente dell’associazione culturale internazionale OrbiSophia, Tetyana Shyshnyak, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto e per l’impegno profuso dai componenti delle varie corali partecipanti al progetto.

La presidente è intervenuta nella doppia veste di direttrice della Schola Cantorum e di donna ucraina impegnata nel sociale: “Questo video per me è magia, è il raggiungimento di un obiettivo perseguito sin da quando ho iniziato gli studi sul canto beneventano, una volta trasferitami in città allo scoppio della guerra nel Donbass nel 2014. Oggi il messaggio di Pace proprio del canto beneventano è quanto mai attuale alla luce degli odierni avvenimenti bellici”.

A fare gli onori di casa il consigliere del Comune di Benevento Luca De Lipsis, cui ha fatto seguito un intervento del regista Gennaro Del Piano, il quale ha descritto la genesi dell’audiovisivo: “Il video nasce dall’esigenza di far conoscere ad un pubblico, il più vasto possibile, anche al di fuori dei confini nazionali, il canto beneventano. E per questo motivo il lavoro è stato concepito privo di dialoghi e affidato solo alla forza delle immagini e della musica, cercando una fascinazione attraverso la suggestione dei luoghi scelti per ambientare le riprese”.