- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

La situazione presso lo stir di Casalduni è oramai emergenziale e l’ennesimo incendio divampato l’altra notte all’interno della struttura mette a serio rischio sia la normale gestione dei rifiuti, che l’occupazione dei 54 lavoratori dipendenti della Samte. Il governo Ricci-Solano è stato un fallimento, nella gestione del sito di stoccaggio, nei rapporti con i comuni del Sannio, nella tutela e difesa dei cittadini“.  Così Alberto Febbraro (in foto), dirigente provinciale di Fratelli d’Italia.
La magistratura – prosegue –  accerterà le responsabilità sull’accumulo indefinito e non programmato dei rifiuti all’interno della struttura, sul mancato funzionamento del sistema anti-incendio e sull’assenza di un sistema di videosorveglianza oltre che sulla natura degli incendi.
Le responsabilità politiche, però, sono certamente attribuibili a chi  non ha ancora implementato e strutturato, ex lege, il ciclo provinciale dei rifiuti e cioè al presidente Ricci e all’amministratore Solano, che per i loro fallimenti e la loro pessima gestione devono dimettersi. Responsabile è anche l’Ato Rifiuti, ente che ad oggi ha solo elargito incarichi e poltrone e che per questo deve essere commissariato”.

Il danno ambientale – aggiunge l’esponente FdI – non è quantificabile, il registro tumori del Sannio- infatti- è in costante crescita ed una forte presenza di casi tumorali vi è proprio nei territori limitrofi allo stir, in più le aziende agricole ed i piccoli produttori e allevatori hanno difficoltà nella vendita e commercializzazione dei loro prodotti, in un’economia interna già fortemente in crisi.
La questione dello stir di Casalduni non può essere più sottovalutata, Fratelli d’Italia intende su questo lavorare, affinché anche dal governo vi sia data una risposta concreta nella gestione dell’emergenza in difesa dei cittadini del Tammaro e del Fortore”.