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Venerdì 24 marzo, presso la Fattoria Sociale “Caffè dell’Orto di Casa Betania”, verrà intitolata l’area giochi della struttura con una targa commemorativa dedicata a Ciriaco Rinaldi. L’intitolazione avrà luogo dalle ore 19.00 e ci sarà una cerimonia di benedizione della targa, presieduta da Fra Alfonso Fabbricatore, della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Benevento.

Ciriaco era un utente del Centro Sociale Polifunzionale “É più bello insieme”, affetto dalla sindrome di Louis Bar, malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva, per la quale non esistono cure ma solo trattamenti volti a gestirne i sintomi, caratterizzati da difficoltà deambulatorie senza intaccare il sistema cognitivo; Ciriaco mostra infatti, fin da piccolo, un quoziente intellettivo superiore alla media.

Dalla diagnosi della patologia – preceduta da un periodo d’infanzia di continue analisi, anche molto dolorose – la vita di Ciriaco si divide tra gli appuntamenti quotidiani con il fisioterapista, unico modo per mantenere attivo il sistema muscolare, e la frequentazione delle scuole medie, quando vive un rapporto difficile con le insegnanti di sostegno, in quanto nessuno capisce che Ciriaco cognitivamente è presente e viene spostato da un’aula all’altra come un pacco. Di qui la decisione di non frequentare la scuola superiore, ma di cercare qualche associazione che possa farlo sentire parte attiva di quella vita sociale che mamma Elisabetta desidera per lui.

Frequenta il Centro Volontari della Sofferenza, dove inizia la sua formazione religiosa e l’aprirsi al mondo esterno con le prime uscite. Nel frattempo mamma Elisabetta cerca altre soluzioni per evitare che la vita del figlio si riduca a stare dietro ad una finestra, ad osservare la vita che scorre. Finalmente, nel 2003, l’incontro con il Centro “É più bello insieme”.

Qui per Ciriaco inizia una nuova vita, con un percorso in discesa: amicizie, vacanze, veglione di fine anno. Iniziano da qui le sue esperienze in autonomia, grazie a due operatori conosciuti al centro, dei quali sarà anche testimone di nozze. Mamma Elisabetta può lasciare serenamente questa vita: è riuscita a dare al suo amato figlio ciò per cui ha tanto lottato: Ciriaco riesce a superare la sua perdita grazie a tutto l’amore che ha intorno, alla sua forza di volontà e al suo impegno quotidiano in un luogo che per lui è stato la sua seconda casa, circondato da chi non lo hanno mai fatto sentire diverso, ma sempre tanto amato.

Purtroppo la malattia continua a progredire, non può più frequentare il centro, ma a casa ci sono comunque i suoi amici che continuano a venirlo a trovare, a farlo ridere, a tenerlo impegnato. Entra nella sua vita un’altra persona, Patrizia, che lo accompagnerà fino alla fine, colorando le sue giornate. Nella notte del 18 giugno 2012, circondato dall’affetto delle sorelle, nasce in cielo.

Le strade della città sono intitolate a politici, eroi di guerra, santi, artisti, ma con questo gesto la Rete di Economia Civile “Sale della Terra” intende fare memoria di tutte le persone che si sono battute nel quotidiano per conquistare piccoli spazi di autonomia, le cui esistenze spesso restano solo un ricordo intimo dei familiari. L’intestazione della targa a Ciriaco Rinaldi rappresenta un momento importante per mantenere viva la memoria nei confronti di un ragazzo che ha lottato tutta la vita con la sua patologia.

L’iniziativa fa il seguito a quella dell’intitolazione della sala formazione del Borgo Sociale Regionale di Roccabascerana, avvenuta il dicembre scorso, a Santuccio De Blasio, ospite della struttura, scomparso prematuramente. Ce ne saranno altre, pensate per fare memoria di tutte le persone rimaste nel cuore di coloro che hanno incrociato le loro vite.