- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Le parole di Filippo Inzaghi al termine della gara di Serie A che ha visto il Benevento ospitare lo Spezia. L’allenatore piacentino ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Vincenzo Italiano. Questi i temi affrontati nel post partita dal tecnico della Strega.

Momento – Il palo di Insigne è l’emblema del momento, tanta sfortuna. Oggi non abbiamo fatto una bella partita sia dal punto di vista nervoso che del gioco. Fino ad ora avevamo fatto la nostra parte, meritando i sei punti conquistati. La serie A è un’altra cosa, siamo mancati anche dal punto di vista della lotta. Sono il maggiore responsabile, la sosta ci servirà per ripartire e per trovare i giusti correttivi.

Rimedi – Bisogna ricompattarsi, le vittorie e le buone prestazioni ci avevano forse illuso. Con lo Spezia abbiamo lottato solo a tratti. Adesso spetta a me trovare le soluzioni e capire cosa non va. Oggi facciamo i complimenti allo Spezia, ma è la prima gara che abbiamo sbagliato. Capita ma non dovrà succedere più.

Sosta – In questi momenti sarebbe meglio giocare subito. La sosta ci permetterà di recuperare giocatori importanti, teniamocela buona per questo. Miglioreremo e capiremo gli errori commessi. Oggi, però, è la prima partita che abbiamo steccato. Speriamo di ripartire da Firenze e tornare a fare punti.

Gol Pobega – Avevo appena cambiato sistema di gioco e si stavano ancora disponendo. Avremmo comunque perso contro chiunque e mi dispiace perché fino ad oggi avevamo fatto delle buone prestazione. L’anno scorso era successo a Pescara, è capitato prima e speriamo ci serva da sveglia. 

Scontro salvezza – Forse non sono stato bravo a far capire l’importanza della partita. Conoscevamo il valore dello Spezia. Adesso dobbiamo fare mea culpa, capire cosa non è andato e tornare a fare punti dalla prossima.

Entusiamo ed esperienza – Serve il giusto mix. Fino ad oggi ero abbastanza tranquillo perché avevamo dimostrato di stare bene in campo. A Verona avevo avuto il primo sentore che qualcosa non andasse e se non vinciamo effettivamente qualcosa non va. Abbiamo preso giocatori di esperienza perché sapevamo che il salto sarebbe stato duro, miglioreremo e quelli dell’anno scorso dovranno tornare a fare quello che sanno fare.