- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Sul debutto di Italo a Benevento interviene la federazione sannita del Partito Democratico. I ‘democrat’ ringraziano il management della società e lanciano freddure all’indirizzo di Clemente Mastella.

“Una bella notizia. Un passo in avanti per rompere quella condizione di isolamento che da anni penalizza il territorio sannita.

Doveroso ringraziare i vertici della Italo Spa per la scelta di rafforzare la propria presenza nel Mezzogiorno d’Italia. Se da oggi Benevento può contare su nuovi collegamenti verso Sud (e in particolare con la Puglia) e in direzione del Centro e del Nord del Paese (Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte) è per la volontà della Italo di investire in territori fino a ora troppo spesso marginalizzati.

Una decisione che non cade dal cielo ma che è in linea con i nuovi e straordinari investimenti sul campo infrastrutturale già decisi per il Sannio e per il Sud. Il riferimento, parlando di trasporto su ferro, è ovviamente all’Alta Capacità Napoli-Bari, l’opera più importante progettata e finanziata per l’intero Meridione negli ultimi decenni. Opera che restituirà al Sannio quella centralità che le assegnò la storia e che poi è andata persa nel tempo.

E’ grazie all’Alta Capacità, infatti, che la città capoluogo vedrà finalmente riqualificata la sua stazione centrale, stazione che sarà modernizzata e che sarà interessata – una volta completata l’opera – dal passaggio di ben dieci coppie di treni lungo l’asse Benevento-Roma.

Quanto ai meriti, le rivendicazioni di parte non ci interessano. D’altronde, gli archivi di Camera e Senato, del CIPE e delle commissioni parlamentari, sono accessibili a tutti i cittadini. Per i curiosi, oltre che per gli smemorati, sarà sufficiente una veloce ricerca per prendere consapevolezza di quanti in questi ultimi venti anni hanno lavorato – attraverso atti, mozioni, risoluzioni – per colmare l’atavico gap infrastrutturale di cui soffre il nostro territorio.

Concedeteci uno spoiler: l’elenco non comprenderà il nome del nostro attuale sindaco. Evidentemente lo ‘striscione’ non ha forza di legge. Né può averne l’amicizia con imprenditori che dalla proprietà di Italo sono fuori ormai da anni”.