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“Sono molto preoccupato e raccolgo in tal senso anche le ansie dei miei concittadini rispetto al possibile depotenziamento del servizio 118 di Airola”. Così il candidato sindaco di “SiAmo Forchia”, Gerardo Perna Petrone, commenta le ipotesi di depotenziamento delle ambulanze del 118 dei presidi sanniti con specifico riferimento alla demedicalizzazione degli equipaggi. “Si tratta di una situazione che andrebbe ad indebolire in modo importante la prestazione sanitaria sul territorio – commenta Perna Petrone, attuale consigliere comunale di opposizione presso il piccolo Centro della Valle Caudina – È un disegno che, come ci viene prospettato, andrebbe ad interessare i vari punti 118 ricadenti nella provincia di Benevento e, quindi, anche Airola, presidio che serve anche Forchia. Siamo tutti ben consapevoli di quanto sia fondamentale l’opera che viene svolta dai sanitari del 118 che in più circostanze sono intervenuti in modo determinante anche sul nostro territorio e di tanto siamo riconoscenti ed ammirati. Capiamo tutte le logiche di contenimento della spesa ma – sottolinea Perna Petrone – quanto si tratta di Sanità e, quindi, di tutela della salute delle persone non possiamo ammettere nessuna logica di spending review. Privare i presidi del 118 della presenza del medico vuol dire ritardare le diagnosi, vuol dire ritardare l’inizio di una eventuale terapia. Ma la cosa che maggiormente desta perplessità e la mancata lettura del contesto: il nostro è un territorio che già è in affanno forte per quel che riguarda i servizi sanitari. Le cronache di ogni giorno ci riferiscono di quante e quali difficoltà si incontrino nella gestione dei pazienti presso il Rummo di Benevento e parimenti siamo al corrente del fatto che l’ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata de Goti sia, allo stato, fortemente depotenziato. Ragion per cui è impensabile togliere o comunque ridurre fortemente un servizio che gode di un peso specifico significativo nel sistema dell’emergenza. Con ospedali sotto stress non possono toglierci anche i medici a bordo del 118: auspichiamo un ripensamento da parte dei decisori”.