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Benevento – E’ stato presentato nel pomeriggio il dossier Caritas 2022 su povertà ed esclusione sociale. “Dalla crisi, costruttori del cambiamento”, questo il titolo dell’appuntamento in cui sono stati resi noti dati sempre più allarmanti. L’incontro si è aperto con i saluti iniziali di don Maurizio Sperandeo – direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali – che ha subito tracciato il quadro generale: “Stiamo vivendo un periodo di forte crisi sia economica che sociale. Le vittime predestinate sono sempre i poveri, aumentati nel corso del tempo. Alla Caritas abbiamo visto quanto siano aumentate le domande di beni e servizi nei centri parrocchiali, dati che fanno molto riflettere”.

Prima dell’illustrazione del dossier con relativi dettagli è stato il direttore della Caritas diocesana di Benevento, Pasquale Zagarese, a parlare delle idee in cantiere: “L’attenzione è sempre mirata al sostegno degli ultimi, per questo abbiamo in mente la rigenerazione di un quartiere attraverso varie opere che stimolino la solidarietà e l’aiuto reciproco attraverso pratiche partecipative. La sfida è quella di immaginare un laboratorio creativo in cui attraverso il confronto si possa crescere e sostenere chi ne ha bisogno”.

Grazie all’intervento di Maria Pia Mercaldo si è entrati nel vivo dell’appuntamento con la diffusione di numeri poco confortanti (relativi all’anno 2021) di un periodo storico difficile. “In Campania la ripresa dell’occupazione c’è stata ma va fatta una precisazione, in quanto il maggior metodo utilizzato è quello dei contratti a tempo”, ha detto il membro dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Caritas di Benevento.

La lente di ingrandimento si è spostata poi sul Sannio: “I dati Istat continuano a segnalare una riduzione degli abitanti, un fenomeno che va a combaciare con l’aumento dell’indice di vecchiaia – ha proseguito Mercaldo facendo riferimento all’esodo dei giovani in cerca di condizioni lavorative migliori nelle regioni del nord -. Quello riguardante la nostra provincia si attesta sul 196,91, di gran lunga più alto delle medie regionale e nazionale. In Campania l’età media è di 43,3 anni, e nel Sannio abbiamo il paese con l’età media più alta a livello italiano. Si tratta di Castelvetere in Valfortore, dove l’età media è di 57,5 anni. In 12 comuni, inoltre, non si tocca quota mille residenti”.

Numeri angoscianti che offrono lo spunto all’Arcivescovo di Benevento, Monsignor Felice Accrocca, per il suo intervento: “Sono rimasto colpito dal dato sullo spopolamento. In un anno abbiamo perso altre 3.600 persone, per lo più giovani. Sono fuggite via da una realtà isolata come la nostra. In certi casi vere e proprie eccellenze che si formano qui nel Sannio per poi emigrare. Senza una giusta politica non potremo mai superare le difficoltà in maniera seria. Mancano le infrastrutture, le scelte strategiche compiute nel tempo hanno portato la provincia di Benevento ad essere sempre più isolata”.

Quanto alla povertà diffusa, Accrocca ha lodato le iniziative esposte nel corso della serata dai centri di ascolto caritas di Cervinara, Alto Tammaro, e delle beneventane Addolorata e Sacro Cuore: “Sono orgoglioso del lavoro svolto dalle parrocchie. le esperienze che sono state riportate questa sera arricchiscono ed esortano ad aiutare chi ne ha bisogno. Bisogna riscoprire il contatto con la realtà, ormai viviamo in un mondo virtuale in cui ci si dimentica di chi abita a cinque centimetri da noi”, ha proseguito l’Arcivescovo. 

Nel corso della serata sono intervenuti anche Francesca Molinaro – tirocinante sociologa dell’Università degli studi del Sannio autrice di un report sugli aiuti legati alla guerra in Ucraina – e Francesco Marsico. membro dell’area nazionale della Caritas Italiana che ha esposto l’idea dell’ente sulla crisi del welfare e sulle possibili innovazioni.