- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Vigilia di campionato per Parma e Benevento. Se ieri è toccato a Filippo Inzaghi presentare la sfida del Tardini (calcio d’inizio domani alle ore 15), oggi è stato il turno di Fabio Liverani che ha parlato in conferenza stampa delle possibili insidie del match. 

Vittoria di Marassi – “Credo che la vittoria di Genova sia venuta con un’ottima prestazione, nel primo tempo avremmo potuto chiudere con un risultato più ampio. C’è stata la giusta intensità, ma una partita non ti dà la serenità di aver trovato la strada giusta. Bisogna proseguire il lavoro contro il Benevento”. 

Benevento – “Dovremo avere lo stesso atteggiamento dell’ultima gara. Non dobbiamo lasciare spazio alle loro ripartenze e mantenere un equilibrio nel possesso nella loro metà campo. Abbiamo provato certe situazioni, il campo ci dirà se sono quelle giuste. Sarà una partita a scacchi contro una squadra che sta molto bene ed è reduce da due risultati importanti. Occorrerà lavorare collettivamente”. 

Vivere la partita – “Vivo la partita così e cerco di essere un supporto per i ragazzi. Se parlo molto è per questo, è un vantaggio in questo momento essere sentiti per le porte chiuse. Per quanto riguarda questo aspetto lo reputo un ampio vantaggio anche per conoscere meglio i giocatori e farmi conoscere da loro”. 

Terzino sinistro – “Sono un positivo di nascita e credo che nell’emergenza si possono fare scoperte che nell’arco dell’anno possono rivelarsi un vantaggio. Abbiamo giocatori che possono dimostrare qualcosa in un ruolo non proprio. In settimana ho visto uno spirito giusto, l’emergenza può essere vista come un vantaggio per chi può mandarmi un messaggio”.

Centrocampo – “Credo che sia presto per considerare chiuso il casting a centrocampo. Ognuno ha la sua chance, ho avuto ottime risposte da Scozzarella, la cosa più bella è avere una squadra che alza il livello di agonismo in un ambiente di competizione leale”. 

Brunetta – “E’ un giocatore che come ha detto lui stesso è stato catapultato dall’Argentina dopo mesi di inattività, ha superato il Covid e deve adattarsi. E’ un giocatore che può fare lavoro tra le linee e predilige l’uno contro uno. Avrà il suo spazio, sia dall’inizio che a partita in corso. E’ sicuramente una risorsa”. 

Genoa – Avevamo impostato la partita cercando di alzare la linea del pressing, Karamoh e Gervinho hanno fatto un grande lavoro. Il ruolo in fase di non possesso dei tre davanti nella prima pressione è fondamentale. A differenza di Cornelius e Gervinho, Karamoh a mio avviso non ha gestito benissimo le situazioni in fase di possesso. E’ lì che da lui mi aspetto qualcosa in più”

Cornelius e Inglese – “Entrambi vengono da periodi non brillantissimi sul piano dell’allenamento e della continuità. E’ evidente che Inglese sotto il profilo del minutaggio sia un pochino più indietro, ma sta migliorando di giorno in giorno. In questo momento scelgo uno dei due ma in futuro non è detto che possano giocare insieme”.