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Calenda si meraviglia che Bonino abbia preferito me a Cottarelli? Continuo a registrare, da parte di Carlo Calenda, un citazionismo smodato e bislacco nei miei confronti. L’ultima, nella sua intervista al quotidiano La Repubblica, è che Emma Bonino avrebbe preferito me al professor Cottarelli. Quando Calenda non infanga le persone, come ha fatto con me associandomi vergognosamente alla cultura della mafia e beccandosi per questo una querela per la quale auspico rinunci all’immunità parlamentare, dice come ha fatto in questo caso grossolane fesserie politiche. Dove sarebbe e da dove deriverebbe l’incompatibilità, politica, elettorale o umana, tra me e il professor Cottarelli? Naturalmente non esiste. Né esiste la superiorità morale che Calenda si arroga, autoattribuendosi una inesistente purezza”. Così il sindaco di Benevento Clemente Mastella risponde ai giornalisti sulle dichiarazioni del leader di Azione.
Si comprende – continua l’ex Guardasigilli – che Calenda abbia bisogno della lotta greco-romana per uscire dall’angolo politico-mediatico, ma non può darla a bere. Lui è maestro di trasformismo: perché eletto nel Pd, lo ha poi lasciato e ad agosto 2022 fu capace di rompere un patto politico che aveva siglato poco prima. Nominato Ambasciatore, non di carriera, e Ministro da Matteo Renzi lo ripaga oggi con la moneta dell’ingratitudine politica, ai limiti del fango mediatico.
Dovrebbe invece solo ringraziarlo”.
La verità è che oggi la sua proposta, altro che competenza, si basa sulla teoria di Tolomeo, l’astronomo convinto erroneamente che tutto girasse attorno alla Terra. Calenda si crede il centro e al centro della politica italiana, finora però pare abbia girato solo attorno a sé stesso e alla sua autoreferenzialità”, conclude Mastella.