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“In questo momento bisogna discutere della posizione del consigliere Russo. Soltanto una volta affrontata e superata questa vicenda parleremo di politica”.

Non è di De Luca che Fulvio Martusciello vuole parlare oggi, ma di un altro Vincenzo: Russo, detto “Nanni”, consigliere comunale per Forza Italia a palazzo Mosti.

E pazienza se nella serata di ieri (leggi qui) il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha sottoscritto a Napoli il patto per la ricandidatura del governatore. Patto che pure dovrebbe imbarazzare i vertici del partito azzurro, considerato che i berlusconiani a Benevento sono in giunta e in maggioranza e considerato sempre che Sandra Lonardo siede in senato proprio in quota Fi.

Imbarazzo? Lo provo per la presenza in aula, a Benevento, del consigliere comunale Russo. E sono anche preoccupato per i riverberi che la sua posizione potrebbe determinare sull’azione amministrativa. Non è una vicenda che si può sottovalutare. Si rischia pure lo scioglimento del Consiglio” – incalza l’europarlamentare, da qualche settimana pure commissario provinciale di Forza Italia nel Sannio, ruolo in cui affianca Domenico Mauro.

Cosa devo dire a Mastella? Che adesso bisogna mettere da parte la vicenda politica. Dinanzi a noi c’è un problema maledettamente serio. Parliamo di un consigliere che – a leggere le intercettazioni – chiedeva voti a esponenti di un clan malavitoso, dimostrando pure una certa confidenza con quell’ambiente familiare. E allora al sindaco dico: valutiamo insieme la vicenda, chiediamogli insieme le dimissioni. D’altronde, ricorderete, a gennaio era lo stesso Mastella – sollevando la questione persino sugli organi di stampa nazionali – a sollecitare il consigliere a farsi da parte”.

Sullo stesso argomento, Fulvio Martusciello ha poi aggiunto in una nota stampa: 
“Un patto per la legalità. Lo propongo a Mastella. Facciamo un piccolo pezzo di strada chiedendo insieme a Russo di dimettersi poi ognuno prenderà la sua strada. Non può sedere in Consiglio Comunale chi parla con quella familiarità che emerge dalle intercettazioni”.