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Anche Mastella se n’è fatto una ragione: è finito il tempo della Dc. Le speranze di rilanciare lo scudocrociato, evocate soltanto lo scorso dicembre in sede di presentazione della nuova Udeur, si sono infrante nel voto del 4 marzo.

Si è chiusa una fase – le parole del sindaco di Benevento, si legge dalla sua intervista sulle pagine di politica nazionale de ‘Il Mattino’ -. Rievocare le radici della Dc non ha più senso, neanche il simbolo crea più suggestione. I giovani neanche sanno chi sono De Gasperi e Moro. Fa male ammetterlo ma è così. La parola ‘moderati’ va aborrita, non provoca più alcuna influenza sull’elettorato”.

Per Clemente Mastella, sollecitato da Paolo Maniero a commentare il silenzio della Chiesa riguardo le vicende politiche nazionali, “si è passati dal collateralismo alla inconsistenza politica della voce dei cattolici”.

Il cattolicesimo democratico, sociale, sturziano sopravvissuto nel ventre molle della Dc- ha aggiunto la fascia tricolore del capoluogo sannita – in queste elezioni è scomparso e non ha più alcun rilievo politico. Il 4 marzo ha consacrato l’afasia politica della Chiesa”.