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Benevento –  “Leggo e vedo che l’onorevole Di Maio continua a tirarmi dentro nella vicenda che riguarda il sottosegretario Siri. Voglio dirgli con estrema franchezza che mi ha letteralmente rotto le palle perché la mia vicenda è completamente diversa rispetto a quella attuale. Io, infatti, mi dimisi pur ritenendo che fossi innocente. Convinzione successivamente avvalorata anche dai verdetti giudiziari che, sia pure a distanza di anni, hanno restituito piena dignità sia alla mia persona chealla mia famiglia, oltre che al mio partito. Partito che, voglio ricordarloper quella vicenda fu distrutto in maniera clamorosamente ingiusta, e forse deliberata”. Queste le parole di Clemente Mastella in relazione alle dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio sul caso Siri.

Prosegue Mastella: “L’onorevole Di Maioanche per ragioni anagrafiche (beato lui!), dimostra ancora una volta di conoscere poco i fatti riguardanti una circostanza in cui, tra l’altro, ebbi scarsissima solidarietà politica ed umana da parte dei miei stessi alleati di governo. E’ a tutti noto, infatti, che i voti dell’Udeur non furono determinanti per la caduta del governo Prodi per il semplice fatto che i voti contrari furono 161, quelli favorevoli 156 e i parlamentari dell’Udeur erano solo 3, di cui 1 (Cusumanovotò a favore”.

Pertanto, – conclude il primo cittadino di Benevento – gli consiglio di utilizzare altri argomenti per alimentare la querelle con il collega vicepremier SalviniUna querelle di cui la maggior parte degli italiani inizia ad essere stufa e che, oltretutto, risulta essere molto dannosa per il nostro Paese sia sul piano interno che sul quello internazionale.