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“Falcone rimase oggettivamente solo. Noi tutti siamo portati a ricordare questi ultimi Csm dimenticando il grido che veniva dal Palazzo dei Marescialli in quel periodo. Falcone fu fregato dal Consiglio superiore della magistratura. Ricordo che anche il mio amico Leoluca Orlando fu tra i più attivi contro Falcone. Perché Falcone era indipendente, tanto è vero che lavorò con Martelli al Dipartimento penale del ministero della Giustizia e fu contrastato anche da certa magistratura più protagonista, che forse voleva da Falcone una forma di accondiscendenza alle proprie ragioni di militanza che Falcone non era disposto a concedere. Falcone era un giudice davvero indipendente”. Lo afferma Clemente Mastella, sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia.

“Falcone e Borsellino – continua Mastella sono stati codificati come un esempio del modo di essere magistrato che continua ancora oggi. A loro aggiungerei Livatino. Si può essere laici o cattolici, l’importante è che il magistrato sia autonomo, severo ma sereno nel giudizio. La magistratura oggi deve fare riferimento a loro per recuperare la credibilità che ha perso nei confronti dei cittadini”.