- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

“C’è una brutta notizia per qualche forza di opposizione specialista di fughe in avanti e per qualche parlamentare movimentista un po’ irrequieto: non si voterà a Benevento nel 2024 per la Provincia”.

L’ennesimo botta e risposta tra il sindaco Mastella e l’onorevole Rubano. Il terreno di battaglia, se così lo si può definire, è, stavolta la Provincia. Ma è ciò che c’è alle spalle di questo confronto che apre alla riflessione. Un confronto politico generazionale: l’esponente scafato e il giovane rampante. Entrambi, Mastella e Rubano, forti di giuristi importanti che confermano le proprie tesi, ovviamente una in contrasto con l’altra.

Tutto ruota intorno alle elezioni provinciali col sindaco di Benevento che è dell’avviso che non si possa interrompere la legislatura in corso d’opera, in casi di superamento della Legge Delrio, il sindaco di Puglianello, invece, viaggia su direzione contraria.

Una questione di cavilli che ne maschera una di opportunità politica. Il giovane onorevole è pronto a forzare i tempi forte di una convinzione e cioè che l’antagonista, entro il 2024, potrebbe non essere preparato a dovere e rischierebbe di essere tagliato fuori dalle alleanze politiche. Ecco perchè, dal punto di vista di Mastella e nella convinzione di Rubano, il leader di Noi di Centro punterebbe a prendere tempo per capire l’andamento di Governo e provare a costruire un’armata tale da mantenere la Provincia.

Il classico gioco del tiro alla fune anche se entrambi sanno bene che la deadline non è fissata al 2024, bensì a un anno prima, quando si terranno le votazioni a Faicchio, paese del presidente della provincia e sindaco Nino Lombardi. E’ quello il teatro dello ‘scontro verbale e politico’, sarà quello il centro per capire come evolverà la battaglia tra i due antagonisti. La sconfitta di Lombardi scompaginerebbe tutto, un presidente della Provincia non sindaco, cambierebbe le carte in tavola e questo il sindaco Mastella deve scongiurarlo assolutamente puntando a vincere e ad allungare ancora di più i tempi per le elezioni. Dall’altro lato, Rubano sa bene che a Faicchio, forte di una coalizione coesa attualmente e una campagna rafforzativa nelle province, si giocherebbe la sua partita per entrare nella Provincia di Benevento.

Una novella disfida di Barletta ma ambientata a Faicchio, teatro di un confronto politico che si preannuncia senza esclusioni di colpi. Un pretesto, le provinciali, per esprimere una vicendevole mal sopportazione, almeno in pubblico, tra i due. In fondo c’è contrasto su qualsiasi tema, pare proprio non esserci un equilibrio. Ogni occasione è buona per una stilettata. Un modo di intendere la politica, quella del sindaco di Benevento, che pare lontana anni luce da quella di Rubano. In fondo c’è anche da comprenderlo, parliamo di due generazioni diverse, parliamo di un percorso affermato nei confronti di un altro in rampa di lancio. A entrambi va riconosciuta la sicurezza nell’espressione delle proprie idee. La speranza, però, è che la voglia di affermarsi, provando a far valere l’esperienza da una parte e la freschezza dall’altra, non metta in secondo piano quello che deve essere il principio fondante per entrambi: il benessere di chi il territorio lo vive e deve farlo attraverso la buona politica e l’ottimizzazione delle risorse. Dimenticare solo per un attimo questo principio, potrebbe rendere fallimentare anche la vittoria. Dell’uno o dell’altro che sia.