- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Si è svolta l’udienza in Appello del processo su Don Nicola De Blasio, 56 anni, ex parroco della Chiesa di San Modesto ed ex direttore della Caritas diocesana di Benevento,  condannato – con rito abbreviato – a tre anni e sei mesi di reclusione per detenzione e scambio di materiale pedopornografico. Confermata la condanna dalla Corte d’Appello. Ora la difesa ricorrerà in Cassazione.

L’ex parroco della chiesa di San Modesto a Benevento, De Blasio fu arrestato in flagranza il 4 novembre del 2021 durante una perquisizione domiciliare. Dopo alcuni giorni scontati agli arresti domiciliari, lo scorso 23 novembre il gip di Napoli aveva aggravato la misura cautelare a carico del parroco disponendone la custodia in carcere a Carinola, dove era rimasto fino alla sentenza di primo grado. Successivamente il giudice del Tribunale di Napoli, come chiesto dagli avvocati difensori Massimiliano Cornacchione e Vincenzo Sguera, decise per la scarcerazione, disponendo i domiciliari in una struttura di Faicchio, in provincia di Benevento.

L’INCHIESTA

Sul suo computer la Polizia trovò video e foto ritraenti minori. La perquisizione era stata chiesta dalla Procura della Repubblica di Torino sulla base dell’ipotesi investigativa che De Blasio avesse condiviso alcuni file pedopornografici tramite un social network. Migliaia di file dai contenuti definiti “raccapriccianti” dagli inquirenti, che in alcuni casi ritraevano vere e proprie violenze sessuali in danno di bambini in tenera età, sequestrati dalla polizia postale nell’ambito dell’operazione ‘meet up’ diretta dalla procura di Torino. Con il prete vennero arrestati anche un tecnico informatico 37enne residente in Piemonte e il creatore di un canale a pagamento all’epoca dei fatti minorenne che, sfruttando una nota piattaforma di messaggistica, veniva utilizzata per diffondere il materiale. Il materiale pedopornografico veniva divulgato previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all’iscrizione al canale.