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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Luigi Marino, presidente del Comitato di Quartiere Centro Storico di Benevento.

La presente, nella mia qualità di Presidente del Comitato di Quartiere Centro Storico di Benevento, per esporVi quanto segue:
– la condizione di Via Umberto I sta diventando intollerabile!
I cittadini ivi residenti, infatti, lamentano e documentano il mancato rispetto delle ordinanze relative alle immissioni sonore e lo stato di abbandono della detta area (in alcuni punti, infatti, è possibile scorgere sedie in disuso, bombole di gas esaurite, etc).
In particolar modo, viene denunciato che la musica di alcuni locali, sin dalla mattina presto, per tutto il giorno e fino a notte inoltrata, verrebbe “sparata” a gran volume difronte alla chiesa di Santa Sofia.
Tale molestia che travalica quel “sottofondo” previsto dall’ordinanza non è più tollerabile.
Alcuni cittadini abitanti lungo Corso Garibaldi, nonostante la lontananza rispetto alle sorgenti sonore, ci hanno contattato per richiedere un nostro intervento.
Inoltre, oltre alle immissioni acustiche, sembra che esista una cappa industriale posizionata, sempre in via Umberto I e le cui esalazioni mefitiche non lasciano scampo agli affranti occupanti gli alloggi ivi insistenti.
Le domande sono tante, ma cercheremo di sintetizzarle:
1) si chiarisca, una volta e per tutte, qual è la zonizzazione acustica del Centro Storico;
2) si modifichi l’ordinanza che autorizzava il “sottofondo”;
3) si pongano in essere i doverosi controlli circa il superamento della soglia acustica prevista per la particolare zona;
4) si accerti se è autorizzata a o meno la infissione di una cappa industriale in pieno Centro Storico e se, la stessa, sia o meno dotata di tutti gli accorgimenti atti ad evitare esalazioni perniciose.
Tutto quanto sopra denunciato si consuma in quella “buffer zone” che, più volte, il nostro Sindaco ha richiamato, insistendo affinché tutti si adoperassero per evitarne la revoca (ci riferiamo all’inserimento di Santa Safia nell’elenco dei siti UNESCO).
Orbene, molto può essere fatto dal Comune di Benevento.
Infatti, tutto quanto sopra indicato, da 1) a 4), rappresenta prerogativa dell’Ente Territoriale. Infine, anche ai sensi della FOIA (Freedom of Information Act), introdotta con decreto legislativo n. 97 del 2016, chiediamo di poter visionare e di estrarre copia delle disposizioni impartite al Comune di Benevento dagli Enti preposti al fine di tutelare e conservare il sito UNESCO.
La cittadinanza, infatti, deve poter conoscere gli oneri ricadenti sul Comune.
Purtroppo, dove non arriva il buonsenso e la spinta civica, si rende necessaria l’azione di chi ci rappresenta ed amministra. A cosa servono le accorate richieste di agire a tutela del nostro patrimonio artistico, archeologico e culturale se, poi, non si procede ai dovuti controlli? A cosa servono le ordinanze se, troppi, non le rispettano? Perché si consentono condotte probabilmente contra jus e, sicuramente, travalicanti i dettami delle stesse ordinanze sindacali? Tuteliamo la nostra bella città!