Benevento – Comunque vada, e tutti sanno come andrà (anche chi non vuole ammetterlo), Alberto Brignoli difficilmente dimenticherà la sua stagione al Benevento. Non tanto per le parate, le presenze o le prestazioni ma soprattutto per quel gol al Milan, messo a segno esattamente un girone fa, che ha cambiato la vita del portiere. Lo ha fatto fuori dal campo, però, perché da quel 3 dicembre le apparizioni sul rettangolo da gioco sono state appena quattro, solo due partendo dal primo minuto. Eppure l’estremo difensore arrivato dalla Juventus, società alla quale tornerà al termine non essendo maturati i termini del riscatto obbligatorio da parte della Strega, era riuscito a sfilare la maglia da titolare dalle spalle di Belec. Il debutto contro il Verona, la prima di nove gare di fila giocate a difesa della porta giallorossa. Una striscia che racconta di diciannove gol subiti e uno “incredibilmente” realizzato, valso tra l’altro il primo storico punto in serie A del Benevento. Quando si parla di Milan, dunque, non si può non parlare anche di Alberto Brignoli, il cui destino è però cambiato… solo fuori dal campo. Segnato ai rossoneri, l’estremo difensore di Trescore Balneario ha giocato a Udine e poi è finito nuovamente in naftalina per lasciare spazio a Belec, prima, e a Puggioni, poi. Da quel momento sono arrivate solo tre presenze, le due contro Torino e Lazio a gara in corso per l’espulsione del titolare e quella dal primo minuto con il Verona per l’assenza (per l’appunto) del portiere prelevato a gennaio dalla Sampdoria. Restano ancora cinque gare, De Zerbi magari gli concederà la passerella ma, in ogni caso, questa annata nel Sannio resterà indimenticabile per Brignoli. Quel gol al Milan se non gli ha cambiato la vita, gli ha almeno cambiato il senso della stagione. Ha fatto il giro del mondo, ha stregato Hollywood ed è stato protagonista di alcuni sketch con Gli Autogol. Non male, insomma, per chi, dopo aver toccato il cielo con un dito, si è ritrovato a essere nuovamente una riserva.
