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Ponte (Bn) – Lo aveva detto dalla prima gara di Ariano: “Credo a questa salvezza”. Un pazzo, macchè, l’artefice della salvezza. Gianni Montanile ha la maglia inzuppata, un mix di sudore, pioggia, doccia e gavettoni. “Ringrazio il gruppo che ci ha sempre creduto e ha fatto un miracolo. Il segreto è che ci siamo compattati subito: squadra, dirigenza, gruppo di tifosi e abbiamo remato tutti verso un solo, insperato, obiettivo. Ricordo ancora la prima partita ad Ariano, perdemmo contro la Vis in nove uomini beccando gol nel finale. Ed ebbi ottime sensazioni che poi si sono rivelata azzeccate. Sono venuto a Ponte senza impegni economici, ho accolto l’invito del dirigente Zotti e lo ringrazio perchè mi ha regalato un’avventura meravigliosa. E aggiungo che siamo solo all’inizio, il progetto è ambizioso, resterò su questa panchina perchè abbiamo ottime idee soprattutto per il settore giovanile. E la cosa può far ridere se pensiamo che oggi la gara l’ha risolta un ragazzone che ha una certa età ma che ogni volta che è stato chiamato non si è mai tirato indietro, dando sempre il massimo”.