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Benevento – L’eco del successo contro la Juventus risuona ancora forte nel Sannio. La conferma arriva dalle parole di Lorenzo Montipò, numero uno del Benevento reduce dal colpaccio dello Stadium. L’estremo difensore giallorosso si è raccontato in un’intervista rilasciata al portale La voce di Novara e della quale vi proponiamo un estratto.

Serie ASono molto soddisfatto di come sto affrontando questa mia prima stagione in massima serie. Era difficile per un esordiente e in una neopromossa ma credo di essere riuscito a gestire al meglio la sfida dal punto di vista mentale, così come di aver raggiunto questo palcoscenico al momento giusto.

SalvezzaSiamo a +7 sulla zona retrocessione e il traguardo dei 40 punti, individuato quale ‘quota salvezza’ non è lontano. Siamo artefici del nostro destino, è tutto nelle nostre mani. Quella che non deve venir meno da qui a fine stagione è la fame che ci ha contraddistinti, perché in lotta con noi ci sono grandi squadre come Torino, Fiorentina, Parma e Cagliari. Sono formazioni abituate a lottare e a giocare la serie A e ci daranno filo da torcere fino alla fine.

ObiettiviA inizio anno ambivo a 5 clean sheet e oggi ne ho già ottenuti 7, un piccolo ma significativo traguardo. A livello personale punto a dimostrare a tutti che sono pronto per la serie A e che non sono qui di passaggio: punto a crescere ancora e a rimanere stabilmente a questi livelli.

BeneventoC’è un legame profondo con un club che ha creduto fortemente in me e che mi ha fatto sentire, in primis il direttore sportivo Pasquale Foggia, da subito parte del progetto. Quando sono arrivato ero il secondo portiere eppure mi hanno fatto capire che, se avessi dimostrato di meritarlo, avrebbero puntato su di me e così è stato. Lo scorso anno abbiamo coronato un percorso fantastico ma continuo a lavorare ogni giorno per ripagare la fiducia che mi è stata accordata, anche perché la società è eccezionale, solida e ha tanti progetti per il futuro.

StagioneL’impatto con la massima serie è stato eccezionale, 6 punti conquistati nelle prime tre partite e, soprattutto, il premio di migliore in campo e con la porta imbattuta mantenuta contro il Bologna alla terza giornata. Lì ho capito definitivamente che ero entrato nella categoria. Quello che non mi dimenticherò mai è la vittoria allo Stadium contro campioni del calibro di Ronaldo, Morata, Chiesa. Aver chiuso mantenendo la porta imbattuta è stato fantastico, anche perché in famiglia sono tutti juventini e quindi mi sono divertito a dar loro un dispiacere.

LEGGI l’intervista completa a Lorenzo Montipò