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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Vittoria Principe, esponente cittadina del Pd, 

“Si sa che la fretta a volte può essere portatrice di errori, di superficialità. È come quando si ritorna dalle vacanze che, alla rinfusa, si riempiono le valige e molte cose distrattamente vengono dimenticate. Il periodo delle vacanze a Palazzo Mosti, sta per finire o qualcuno pensava di rimanere per sempre sugli scranni? Nel contempo si stanno tenendo, come giusto che sia nel caso il Sindaco dovesse per davvero dimettersi senza ritornare sulle proprie decisione, le ultime giunte. La mente degli assessori è rivolta alle decisioni del Sindaco e quindi, nella presentazione delle delibere di giunta da adottare, potrebbe risultare qualche errore oppure superficialità. Quindi invitiamo tutti gli organi competenti a vigilare in modo capillare sugli atti, aldilà dei controlli di routine che già dovrebbero fare i consiglieri che pure svolgono funzioni di controllo e indirizzo. Nella giunta di ieri è stata approvata la volontà dell’amministrazione di creare un forno crematorio su proposta dell’assessore Rag. Luigi De Nigris. La richiesta di un project financing fu presentata da due ditte non della provincia di Benevento. Il Comune, ha scelto tra i due partecipanti una ditta che assicura che l’impianto si può realizzare per una cifra pari a 2.800.000 euro con  una gestione dell’impianto per 20 anni prima di passarlo al Comune. La tariffa per i fruitori del servizio è pari a 400 euro, senza ulteriori costi aggiuntivi. Le ditte partecipanti, stando a delle indiscrezioni hanno origini nel napoletano e una nel romano. Ci chiediamo come mai non è stata aperta una manifestazione di interesse sull’opera? Sono state invitate tutte le aziende operanti nel settore, comprese eventuali ditte del Sannio? Il Rag. De Nigris che sottoscrive le chiusure al traffico per problemi ambientali ha valutato l’impatto sulla città? In una città in cui il calo demografico è alto, è stata valutata l’opportunità di questa opera?

Sarebbe stato opportuno avviare su un argomento così delicato le giuste forme di partecipazione attiva. Ad esempio un pubblico consiglio comunale e far decidere i cittadini. Inoltre c’è anche da considerare che, già nel lontano 2003, il Consiglio Comunale, Sindaco Pasquale Viespoli, approvò con 25 voti a favore su 29 presenti la proposta di un forno crematorio in città, con un imprenditore beneventano pronto a sostenere le spese. Quella delibera è ancora valida? Può questa del Rag. De Nigris sostituirla sic et simpliciter?  Non vorremmo che l’ente, alla luce della delibera del 2003, si trovasse esposto in un giudizio legale negativo dove a pagare poi risulterebbero solo i cittadini beneventani. Per tutti i motivi esposti invitiamo gli organismi di controllo a tutti i livelli a verificare se la delibera in oggetto può essere accolta e nel contempo controllare che tutto si verifichi nel rispetto della normativa vigente in materia. Insomma tra Forno Crematorio, Piazza Risorgimento e Terminal Bus, troppi impegni dall’elevato costo e dall’impatto invasivo, possono indurre gli amministratori in qualche distrazione, meglio controllare ante che…post”.