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Benevento – “Siamo un gruppo di 20 lavoratori precari da 15 anni in somministrazione presso la Nestlè di Benevento, le prime vittime del decreto dignità, da precari siamo diventati disoccupati avendo raggiunto il limite, la Nestlè non ci ha più chiamati. Aiutateci”.

Questo è il tweet postato sui profili di Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Roberto Saviano da uno dei 20 lavoratori stagionali storici che per più di 10 anni hanno lavorato alla Nestlè di Benevento e che ora non vedono più un futuro proprio nel momento in cui l’azienda ha annunciato assunzioni  e investimenti per 50 milioni di euro.

Dalle colonne del quotidiano “Il Mattino” si legge anche un intervento del Sindaco di Benevento, Clemente Mastella: “Il decreto dignità sta creando problemi di indegnità, porta precarietà e aumenta la disoccupazione in territori già deboli come il nostro. Qui la Nestlè è un eccezione, è tornata ad essere una speranza. Non ha senso cacciare persone che sono lì da 15 anni”.

Intanto la Nestlè fa sapere che tenderebbe a una apertura: “Non si potevano richiamare i lavoratori in somministrazione che hanno raggiunto il nuovo limite imposto dal decreto di urgenza in ovvia ottemperanza alle nuove normative. Non appena terminati tutti i lavori con la piena operatività dello stabilimento, ci confronteremo con le parti sociali per definire l’assetto occupazionale finale, che certamente terrà presenti tutte le professionalità maturate sul territorio”.

Nel frattempo, in un comunicato diffuso stamane, i sindacati esultano per alcuni risultati ottenuti sul fronte della conciliazione dei tempi vita-lavoro con l’introduzione di una banca ore solidale, con un contributo a carico dell’azienda per chi assiste i figli minori che necessitano di cure costanti; sono elevati da 2 a 3 i giorni di permesso previsti dal Ccnl per patologie gravi dei figli; viene confermato il congedo retribuito di due settimane per i padri in occasione della nascita di un figlio.

Mutato, infine, sia negli obiettivi che nell’ammontare, il premio: oltre all’inserimento di nuovi parametri relativi al miglioramento della competitività e gestionali di sito si registra un incremento del valore del premio di 310 € nel quadriennio (+ 13,5% rispetto al 2017), con una progressione di 2.300 € nel 2018, 2.400 € nel 2019, 2.500 € nel 2020 e 2.600 € nel 2021, per un totale complessivo di 9.800 € nel quadriennio.

Per gli stagionali esclusi dal nuovo decreto dignità, invece, nessuna buona notizia: “Per il momento i nostri contratti non possono essere rinnovati – sottolinea uno dei lavoratori coinvolti nella vicenda – e ci hanno spiegato che dobbiamo solo aspettare. Intanto siamo scesi di livello, ci hanno ridotto le maggiorazioni per le ore notturne e siamo costretti ad arrangiarci facendo altri lavoretti”.

In attesa delle nuove assunzioni promesse mesi fa  gli stagionali restano alla finestra sperando in una possibile soluzione che gli consenta di essere inseriti finalmente, dopo 15 anni, all’interno dell’azienda.