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Riceviamo e pubblichiamo la nota della Fials sul concorso dell’Ospedale “San Pio” di Benevento:

“In data 9/5/19 abbiamo trasmesso il ricorso alla delibera n°233 del 23/04/2019 avente come oggetto: “Indizione avviso di mobilità, regionale ed interregionale, per titoli e colloquio, per la copertura di n.21 posti di collaboratore amministrativo. Cat. D”. Il ricorso è stato inviato al Direttore Generale, al Presidente del Collegio Sindacale, all’ispettorato della Funzione Pubblica, all’ANAC, al Capo Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale e per conoscenza alla Procura della Repubblica.

I motivi del ricorso sono molto simili nelle finalità a quelli che avevamo già evidenziato per l’avviso pubblico a tempo determinato ai sensi dell’art. 15 octies, poi revocato ed in particolare:

  • sono state indette procedure di mobilità in cui è incredibilmente richiesta l’“esperienza specifica di almeno tre anni, negli ultimi cinque anni” in uffici specifici, richiesta questa contraria alle norme sulla anticorruzione e trasparenza che prevedono la rotazione al fine di non creare commistioni interne/esterne;
  • abbiamo evidenziato che sarà impossibile scorrere le graduatorie di altre aziende o bandire il successivo concorso dopo aver espletato una tale mobilità, in quanto dovranno necessariamente pretendere che i laureati che parteciperanno alla selezione dovranno avere la stessa “esperienza specifica di almeno tre anni, negli ultimi cinque anni” in tali settori richiesta per la mobilità. Se ciò non accadesse avranno certificato di aver bandito una mobilità esclusivamente per arrivare ad un concorso e quindi aggirare la normativa e leggi italiane, truffando quindi coloro che potevano partecipare alla mobilità e allo scorrimento delle altre graduatorie;
  • nel ricorso viene evidenziato che non sono stati previsti i posti riservati per le procedure di stabilizzazione previste ex art. 20, co. 2, D. Lgs. n. 75/2017 e non sono state previste le riserve dei posti agli interni ai sensi dell’art. 20, co. 15, D. Lgs. n.75/2017 cosa che le altre aziende della regione hanno fatto;
  • abbiamo rilevato che è prevista la prova orale e che verrà valutata nonostante la Quinta sezione del Tar Campania con sentenza del 22 ottobre del 2015 che lo ha vietato;
  • abbiamo evidenziato che non è stato però bandita alcuna mobilità per i posti previsti per la procedura, poi revocata, art. 15 octies D.lgs. 502/92 disattendendo quanto richiesto dalla Regione Campania. HANNO DI FATTO RICONFERMATO LA REVOCA PRETESTUOSA DI TALE SELEZIONE CHE HA VISTO LA INUTILE PARTECIPAZIONE DI 700 CONCORRENTI.
  • abbiamo infine evidenziato che il fondo del disagio è stato splaffonato ogni anno di circa €. 400.000,00, a causa della carenza di personale infermieristico, è che l’azienda utilizza i fondi del comparto per sanare tale splaffonamento. Quindi l’azienda invece di assumere infermieri al fine di evitare tali disavanzi continua a far pagare ai lavoratori lo splaffonamento del fondo disagio, attraverso il prelievo forzoso di tali somme dai fondi del comparto e avvia le procedure di assunzione di ulteriori 21 amministrativi invece che di quella per infermieri. Ricordiamo che sono già state assunte circa 20 amministrativi delle categorie protette e che le stanze della palazzina amministrativa non riesce più a contenere personale in quanto sovra affollate.

Consigliano al Dott. Giuseppe De Lorenzo, il quale aveva già “consegnato ad un notaio una busta in cui ha indicato alcuni nomi tra i sicuri vincitori” per gli avvisi ai sensi del 15 octies, poi revocato, di non andare a ritirarla perché presumiamo, ovviamente facendo “peccato” (Andreotti docet), che possano essere gli stessi nomi”.