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Roma – “Alla luce del nuovo Dpcm che entra in vigore domani, nelle aree arancione come la Campania, i test potranno spostarsi dal proprio comune di residenza e recarsi nelle aule dei tribunali per essere escussi?“.
Chiede in una nota la senatrice Sandra Lonardo, considerato che nel Dpcm viene specificato che gli spostamenti sono consentiti solo per comprovati motivi di lavoro, scuola e salute.
Nel nuovo provvedimento del presidente del Consiglio – spiega la senatrice – non è menzionato un capitolo giustizia, eppure sarebbe stato opportuno un chiarimento sia per i legali che per i loro patrocinati. Chiediamo al ministro della giustizia Bonafede di intervenire per evitare che si arrechino ulteriori ritardi al sistema giudiziario italiano e danni ai cittadini“.
 
Inoltre la Lonardo ha dichiarato: “La situazione emergenziale continua ad essere drammatica nel nostro Paese. Ll nuovo Dpcm ha previsto la chiusura delle attività dei servizi di ristorazione, oltre che per le aree rosse del territorio nazionale, anche per quelle considerate zone arancioni, come la mia Campania. Ed a pagarne le spese non saranno solo i proprietari di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ma anche tutto l’indotto, come agenti e rappresentanti di commercio, commercio all’ingrosso che saranno gravemente ed inevitabilmente colpiti da questa ulteriore stretta del Governo. Ritengo, pertanto, quantomai importante, oltre che doveroso, considerare la necessità di estendere il ristoro anche a tali settori, che altrimenti rischieranno di dover chiudere definitivamente. A fatica, in seguito alla prima ondata epidemica da Covid-19, le attività hanno provato a rialzare le saracinesche, ma, stavolta, se non ci saranno aiuti concreti da parte del Governo, in tantissimi, purtroppo, rischieranno di non farcela e la ripresa per loro sarà impossibile”. Lo dichiara la Sen. del Gruppo Misto, Sandra Lonardo”.