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Benevento – Al termine della gara valevole per il campionato di serie B contro il Benevento, Massimo Oddo ha rilasciato in alcune dichiarazioni il suo pensiero sul match. Questi i temi affrontati dall’allenatore della Spal dopo la gara contro i giallorossi di Roberto Stellone

Scelte – Sempre con tre attaccanti abbiamo giocato, erano messi in maniera diversa. In questi momenti contano più gli uomini che il modulo. Ho fatto una scelta, volevo dare più pressione alla difesa avversaria. Non abbiamo vinto per quello ma per la mentalità, abbiamo saputo attaccante e soffrire, passando un momento delicato.

Atteggiamento – Il risultato determina i giudizi, quello che abbiamo fatto oggi lo abbiamo fatto anche con la Ternana, solo che poi si è spenta la luce. Oggi non è successo, abbiamo vinto e fatto una grandissima partita, reggendo per tutti novanta minuti.

Cambi – Nainggolan mi ha chiesto il cambio, non lo avrei mai tolto. Da quando sono arrivato, difficilmente ho fatto un cambio per mie scelte, ogni tanto qualcuno mi abbandona. Cerco di aspettare più tempo possibile, proprio perché due o tre mi chiedono il cambio.

Classifica – Abbiamo fatto tanto, questa deve essere una sfida propedeutica alle altre. E’ importante perché diamo un segnale, la squadra vuole lottare, possiamo e dobbiamo crescere. La salvezza si raggiungerà all’ultimo secondo dell’ultimo minuto, dell’ultima giornata. Non eravamo pronti a lottare per la salvezza, ci stiamo preparando. Ci sono ancora scontri diretti da giocare, dobbiamo pensare di partita in partita.

Salvezza – Non vedo il Benevento spacciato. Avevo detto che la squadra che perdeva aveva altri 18 punti, conquistandoli tutti ci si salva. Negli ultimi anni ci sono state squadre che hanno fatto determinate imprese, mi viene in mente il Cosenza. E’ normale che perdere contro una diretta concorrente non è il massimo, non vorrei essere nei panni di Stellone che conosco e so che non mollerà (prima di sapere dell’annuncio del giallorosso ndr).

Squadra – Ai ragazzi ho detto che contavano l’approccio e la testa. Sapevo che chi stava meglio di testa avrebbe vinto la partita ed è stato così. Oggi i ragazzi sono stati bravi perché hanno saputo reagire e soffrire, abbiamo vinto questa gara dal punto di vista mentale.