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Scrive Italo Palumbo, coordinatore della segreteria provinciale del Pd sannita:
“È così difficile per Mastella documentare le sue ragioni al posto di sottoporre direttamente o indirettamente ad offese chi sostiene il contrario di quanto da lui affermato? Mi sembrano le regole sane della nostra democrazia a cui egli mutuando la sua storia, spesso si richiama.
 
Fausto Pepe ha posto questioni di carattere amministrative, tra l’altro riferendosi a documenti ufficiali ed ai rilievi degli ispettori del ministero dell’Economia e delle Finanze, che definiscono i bilanci 2017 e 2018 “alterati” così come il risultato di amministrazione.
 
Anche in questa campagna elettorale, spesso i Mastella hanno rivendicato i luoghi di confronto per poter esprimere le proprie ragioni. È giusto. Si sono lamentati e il sindaco Mastella ha minacciato anche di fare uno sciopero della fame poi, abortito. Poteva anche insistere per l’affermazione di un diritto che egli ritiene appartenesse alla sua formazione politica ma ha declinato.
 
Questo stesso diritto al confronto non deve essere negato a chi ha diretto il Comune di Benevento per 10 anni, con collaboratori che oggi sono al servizio di Mastella anche se dallo stesso criticati per la inefficienza amministrativa di quando ricoprivano posizioni, di tutto rispetto, nelle due amministrazioni di Fausto Pepe. Fausto Pepe rappresenta il PD sannita nella veste di vice segretario provinciale vicario.  Mastella si svesta degli abiti di chi ritiene di poter dare solo regole di insegnamento e umilmente si confronti pubblicamente con Fausto Pepe, si scelga i giornalisti di comodo, si scelga i media da utilizzare, le televisioni da coinvolgere. Dia un esempio di chiarezza e non scappi come spesso accade quando si sente politicamente scoperto”.