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Chiede le dimissioni di Clemente Mastella il meetup Partecipazione a Cinque Stelle, intervenuto oggi con una nota stampa.

Siamo dispiaciuti per l’incidente occorso al sindaco nei giorni scorsi e naturalmente siamo dispiaciuti anche del fatto che la degenza non gli permetta di essere presente sul territorio. Allo stesso modo, se non di più, siamo dispiaciuti di avere un sindaco che non guarda i problemi della sua città e non cerca di risolverli.

Le promesse della campagna elettorale sono rimaste, appunto, solo dichiarazioni di facciata, come alcuni dei nostri candidati avevano ampiamente denunciato in quel periodo. Oggi vediamo solo un totale immobilismo, anche quando si prova, in maniera dilettantistica e approssimativa, ad affrontare qualche tema.

La mensa, l’agibilità delle scuole, i trasporti pubblici (la famosa vicenda Trotta bus), le manovre finte (il concorso?) e quelle reali (promozioni in vista) dell’Asia, i lavoratori interinali, quelli dei consorzi e gli ex Russo, i parcheggiatori abusivi, la questione migranti e la loro integrazione (lo sprar?), le strade semidistrutte e cosparse di rifiuti, un piano per il commercio mai neanche discusso. Per non parlare delle manovre politiche, con vicesindaci e assessori cacciati, altri evanescenti, altri ancora messi lì solo per fare numero.

E i giovani consiglieri di maggioranza? Buoni solo ad approvare bilanci e dissesti, pendendo completamente dalle labbra del “grande capo”, senza sollevare alcun tipo di obiezione. Pena, la rimozione.

E i dirigenti? Ne vogliamo parlare? Capaci di andare “contro” un presunto indirizzo politico, imbastito alla meno peggio, solo per fare e disfare a loro piacimento tutto.

La risposta del sindaco è sempre la stessa: “me li ritrovo, non posso farci niente”. E così i nostri possono continuare imperterriti con il loro lavoro, giorno per giorno, assecondando umori, amicizie, clienti…insomma, un po’ come gli pare.

La città è in balia di se stessa. E un sindaco incapace di controllare la città che amministra non serve a nulla. Quindi potrebbe e dovrebbe farsi da parte. Caro sindaco, se ha ancora un briciolo di orgoglio e di amor proprio, ne prenda atto e si dimetta. E’ questo che le chiediamo a gran voce. Il tempo delle false promesse è finito, lo ha dimostrato il voto del 4 marzo. E per salvare quel poco che ancora si può salvare nella nostra città si deve intervenire con urgenza. Lei ha chiaramente dimostrato di non poterlo e di non volerlo fare”.